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Twitter nel caos dopo l’avvento di Elon Musk: spunta il profilo “reale” di Gesù Cristo e Super Mario Bros diventa razzista

Pubblicato il 11 Novembre, 2022

Twitter è nel caos più totale dopo l’avvento di Elon Musk, che qualche mese fa ha annunciato anche di voler acquistare il Manchester United e che ha letteralmente stravolto le regole del social network. Tra i tanti cambiamenti apportati dall’imprevedibile imprenditore sudafricano c’è la nuova politica delle spunte blu a pagamento assegnata agli account verificati.

Una decisione che di fatto ha favorito la prolificazione di profili falsi e tra questi è spuntato addirittura uno verificato di Gesù Cristo.

“Perché si pensa che io sia un fake?”- su Twitter c’è anche l’account verificato di Gesù Cristo

Su Twitter sono spuntati come funghi diversi account palesemente fake e altri sospetti. Tra i vari profili che hanno la certificazione c’è l’account @jesus, che rivendica la sua autenticità e scrive in risposta ad un video della CNN che lo bolla come falso: “Perché pensano che io sia un fake?”.

Per l’esattezza il profilo si presenta come “falegname”, “guaritore” e “Dio”, vive in Israele, vanta quasi 800.000 follower ed è diventato il simbolo del caos che si è generato sul social dopo l’acquisizione di Musk.

Gli altri account fake: da SuperMario Bros “razzista” a LeBron James che dice addio ai Lakers

Sono tanti i falsi profili spuntati come funghi su Twitter, la cui proliferazione sembra incontrollabile.

Tra i casi più eclatanti c’è addirittura Super Mario Bros, star dei videogiochi della Nintendo, che si lascia andare addirittura ad insulti razzisti. Qualche tempo fa Kanye West fu bloccato su Twitter per insulti razzisti, con la differenza che in quel caso il profilo era reale. E ancora c’è il finto LeBron James che dice addio ai Lakers fino addirittura a Donald Trump.

Questi profili sono stati sospesi, ma non prima di aver ricevuto migliaia di visualizzazioni e commenti. Insomma, c’è molto lavoro da fare per Elon Musk e la sua politica “liberalista” sui tweet merita forse una riconsiderazione.

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