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Uccisa a 11 mesi con l’acido da una maestra dell’asilo: dramma per una famiglia bergamasca

Un dramma assurdo quello che sta vivendo la famiglia di Fabio Bertuletti, ingegnere 37enne di Torre Boldone, in provincia di Bergamo che si era trasferito per motivi di lavoro a Lione. La tragedia è accaduta mercoledì scorso a Lione, dove la bimba viveva con il papà italiano e a riportare la notizia, oltre ai giornali francesi, è Prima Bergamo. 

Pubblicato il 26 Giugno, 2022

Un dramma assurdo quello che sta vivendo la famiglia di Fabio Bertuletti, ingegnere 37enne di Torre Boldone, in provincia di Bergamo che si era trasferito per motivi di lavoro a Lione. La tragedia è accaduta mercoledì scorso a Lione, dove la bimba viveva con il papà italiano e a riportare la notizia, oltre ai giornali francesi, è Prima Bergamo. 

La bambina, la sua piccola di 11 mesi, è stata uccisa mercoledì 22 giugno da un’ausiliaria puericultrice di un asilo nido privato a Lione, una dipendente 27enne della scuola che le avrebbe fatto ingerire acido muriatico “perché non voleva sentirla più piangere”.

La dipendente 27enne, che era l’unica presente al momento dell’incidente, è stata interrogata per molto tempo e in una prima fase, gli inquirenti avevano ipotizzato a un’ingestione accidentale dell’acido, poi, però, la donna è crollata e ha confessato che “esasperata dal pianto della bambina, prima l’ha cosparsa con un prodotto caustico (si tratterebbe di un disgorgante per lavandini), poi gliel’ha fatto ingerire”. Inutile si è rivelata la corsa all’ospedale dove la piccola è morta.

La piccola, avrebbe compiuto un anno giovedì prossimo e per la sua morte, il Pubblico Ministero ha chiesto la detenzione temporanea della giovane donna che sarà portata davanti alla Procura per essere incriminata per omicidio volontario di un minore di 15 anni.

Secondo la procura di Lione, l’assistente all’infanzia arrestata dopo la morte della bambina nell’asilo privato People &Baby che non ha più riaperto dalla morte della bambina, ha ammesso di essere all’origine della tragedia.

Il dolore della famiglia per una tragedia assurda

Sono distrutti dal dolore – come riporta Prima Bergamo – i nonni Girolamo e Laura, che vivono a Torre Boldone, che erano legatissimi alla nipotina; l’avevano vista l’ultima volta un mese fa. L’ingegnere Bertuletti è project manager nella gestione e pianificazione di progetti di linee aeree ad alta e altissima tensione, dopo la laurea in Ingegneria a Bergamo ha lavorato per alcune imprese italiane per poi approdare al Consorzio Italia 2000 e trasferirsi in Francia.

I funerali della piccola saranno celebrati mercoledì 29 giugno, il giorno prima del suo compleanno, a Lione.

L’educatrice in carcere: le parole del suo avvocato

L’educatrice 27enne è in carcere con l’accusa di omicidio volontario e il suo avvocato ha intenzione di chiedere una perizia psichiatrica per la sua assistita, definita una donna “fragile” che non sarebbe dovuta essere lasciata sola con la bambina. A quanto si apprende dalla stampa francese, secondo l’avvocato della donna, la sua assistita non avrebbe avuto l’intenzione di uccidere la bambina, ma avrebbe reagito in un (non meglio definito) impeto di rabbia. (Immagine di repertorio)

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