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Cina

Ucraina, la Cina non resta a guardare: “Xi pronto a fare pressioni su Putin”

Pubblicato il 1 Aprile, 2022

“Nel corso dei colloqui il presidente cinese Xi Jinping ha indicato che sono in corso certe azioni per esercitare influenza sulle scelte del Cremlino in Ucraina. Chi si aspetta però un dietrofront pubblico della politica estera cinese, non conosce la politica estera cinese”, è quel che ha riferito un alto funzionario Ue al termine del vertice tra i presidenti del Consiglio europeo e della Commissione Ue, Charles Michel e Ursula von der Leyen, e quello della Cina, Xi Jinping.

L’Ue va in pressing sulla Cina e chiede che “non chiuda gli occhi davanti alle azioni della Russia”. Sul tavolo del summit le relazioni tra Bruxelles e Pechino, con particolare attenzione alla guerra in Ucraina. Al termine dell’incontro, Michel ha detto: “Questa guerra minaccia la sicurezza ed economia globale, non è nell’interesse né dell’Ue né della Cina, abbiamo responsabilità come attori globali per la pace e la stabilità. Abbiamo chiesto alla Cina di contribuire alla fine della guerra e non chiudere gli occhi davanti alle azioni della Russia”.

Von der Leyen ha commentato: “Non è un conflitto, è una guerra. Non è un affare europeo, ma mondiale. L’Ue si aspetta che la Cina si prenda le sue responsabilità come membro del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ed eserciti la sua influenza sulla Russia”. “Siamo stati chiari che, se la Cina non intende sostenere le sanzioni su Mosca, come minimo non interferisca – ha aggiunto -. Per Pechino sarebbe un danno di reputazione, che intacca fiducia e affidabilità. Le imprese stanno seguendo con attenzione la questione”.

Nel corso del summit, Xi Jinping ha detto di auspicare che Cina e Ue “svolgano un ruolo costruttivo e forniscano alcune intuizioni sulla turbolenta situazione mondiale”. Le parti, ha aggiunto il presidente cinese, “dovrebbero rafforzare le comunicazioni sulle relazioni bilaterali e sulle principali questioni su pace e sviluppo globali”. Xi Jinping si è appellato alla Ue perché “persegua una politica indipendente”. Prima di parlare con il presidente cinese, Michel e von der Leyen si erano confrontati con il premier Li Keqiang, il quale ha sottolineato che la Cina “si oppone sia a una guerra calda sia a una guerra fredda; si oppone alla divisione in blocchi e alla presa di posizione”.

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