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Ucraina

Ucraina: civili uccisi alla fermata dell’autobus, morti anche 3 bambini

Pubblicato il 4 Agosto, 2022

“Tutti coloro che rimangono ancora nella regione di Donetsk si stanno mettendo in pericolo mortale! Faccio appello a tutti i residenti della regione: non trasformarti in un bersaglio russo! Evacuare in tempo!”,

Così Pavlo Kirylenko, il governatore dell’oblast, citato dal Kiev Independent.

Perché in Ucraina un colpo d’artiglieria sparato dai russi ha colpito una fermata dell’autobus nella regione di Donetsk, nel Donbass, uccidendo almeno 8 persone, ferendone altre 4, tra cui tre bambini.

La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia occupata dalle forze russe, la più grande d’Europa, è “completamente fuori controllo”: lo afferma il direttore generale dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi.

Lo riportano i media internazionali.

“C’è un catalogo di cose che non dovrebbero mai accadere in nessun impianto nucleare”, ha sottolineato Grossi aggiungendo che “la situazione è molto fragile. Ogni principio di sicurezza nucleare è stato violato in un modo o nell’altro e non possiamo permettere che questo continui”.  

La questione del nucleare iraniano è invece al centro di colloqui a Vienna, dopo il capo negoziatore per Teheran Ali Bagheri Kani è arrivato per un nuovo giro di colloqui allo scopo di rilanciare l’accordo del 2015, noto come Jcpoa. Lo rende noto Irna.

Il nuovo giro di colloqui servirà a verificare la determinazione degli Usa rispetto al patto, ha affermato, come riporta Irna, il capo negoziatore sul nucleare per l’Iran, Ali Bagheri Kani, durante un incontro a Teheran con Pasquale Ferrara, direttore generale per gli Affari Politici e di Sicurezza del ministero degli Esteri. Bagheri Kani aveva fatto sapere ieri che era diretto a Vienna dove è in programma un nuovo giro di colloqui per il rilancio del Jcpoa.

Dopo il ritiro degli Usa dal patto nel 2018 e la ripresa delle attività di arricchimento dell’uranio da parte di Teheran, a novembre scorso Iran, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania sono tornate al tavolo negoziale per rilanciare il Jcpoa ma da marzo i colloqui si trovano in fase di stallo.

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