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Ucraina

Ucraina: lo scambio di morti con la Russia e i soldati mutanti scoperti dal Cremlino

Pubblicato il 19 Luglio, 2022

“Le parti russe e ucraine del conflitto si sono scambiate i corpi dei soldati morti in quello che tragicamente viene definito “formato da 45 a 45″. Lo scambio ha avuto luogo in un luogo tra gli insediamenti di Vasilyevka e Kamianske nella regione di Zaporozhye”.

E’ quel che rivela il media russo Kommersant.

“Il regime di Zelensky non ha dato il consenso allo scambio per molto tempo. Questi sono tutti quelli uccisi nella direzione di Mariupol “, ha detto Vladimir Rogov, membro del consiglio principale dell’amministrazione militare-civile di Zaporozhye, citato da Ria Novosti.

Le informazioni sullo scambio sono state confermate anche dalla parte ucraina.

Il primo scambio di corpi dei militari caduti è avvenuto il 4 giugno “secondo la formula da 160 a 160”.

I successivi scambi hanno avuto luogo il 14 e il 28 giugno.

La Russia non ha riportato informazioni sul numero di vittime tra il personale militare da marzo. Secondo il Ministero della Difesa del 25 marzo, durante l’operazione speciale, 1351 persone sono state uccise e 3825 sono rimaste ferite. Il 9 giugno, il capo del Ministero della Difesa dell’Ucraina Oleksiy Reznikov ha dichiarato che ogni giorno le perdite dell’esercito ucraino sono 100 soldati uccisi e 500 feriti.

Intanto, la propaganda sembra essere sempre più fuori controllo. Perché la notizia che giunge dalla Russia sa di racconto fantascientifico.

Secondo i russi molte operazioni dell’esercito moscovita non avrebbero ottenuto i risultati sperati perché le truppe ucraine sarebbero state trasformate in macchine assassine sovrumane durante “esperimenti segreti” nei biolab ucraini gestiti dagli americani.

Dopo 146 giorni di guerra estenuante, sono ormai all’ordine del giorno le notizie di decine di soldati russi che rifiutano il combattimento, arrivando anche a sabotare il proprio equipaggiamento.

C’è chi addirittura si sarebbe auto inferto delle ferite pur di abbandonare la guerra.

I vertici di Mosca però non sarebbero d’accordo, e a tal proposito avrebbero rilanciato affermando che, la vera battuta d’arresto per Mosca, su molti territori teatri del conflitto, è stata causata da soldati ucraini “mutanti”, cioè resi decisamente più forti fisicamente e resistenti grazie a quel che è stata ottenuto negli esperimenti nei laboratori.

Il Cremlino avrebbe addirittura creato una commissione apposita per indagare sui “biolaboratori” in Ucraina, come ha riferito sempre Kommersant. A capo di questa commissione investigativa ci sarebbero Konstantin Kosachev, vicepresidente del Consiglio della Federazione russa, e Irina Yarovaya, vicepresidente della Duma di Stato. Non esattamente due qualsiasi. A riprova di quanto Putin voglia dare importanza alla cosa per non perdere consenso in patria.

Secondo i due alti funzionari, la conferma di tale accusa sarebbe provata da test analitici fatti sul sangue dei prigionieri di guerra ucraini. I risultati ottenuti dai campioni di sangue suggerirebbero una serie di malattie che solo un certo tipo di esperimenti per scopi militari avrebbe potuto indurre. 

“Assistiamo alla crudeltà e alla barbaria con cui si comporta il personale militare ucraino. I crimini che commettono contro la popolazione civile e, quei crimini mostruosi che commettono contro i prigionieri di guerra, confermano un sistema per il controllo e la creazione di un una macchina per omicidi crudeli gestita degli Stati Uniti”, ha detto Yarovaya.

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