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“Stomeo-Zimbalo” di Lecce, emerge un altro caso positivo. Il risultato dopo i tamponi

Pubblicato il 15 Ottobre, 2020

La notizia arriva nel pomeriggio: ecco un altro caso positivo allo “Stomeo-Zimbalo” di Lecce, scuola elementare del capoluogo salentino dove poco più di due giorni fa era emersa la positività di una bimba di 8 anni, oltre che del suo papà, che frequenta la terza classe. Tutti gli alunni della classe e le maestre erano stati messi in isolamento fiduciario, oltre che sottoposti al tampone. Ed ecco che, dopo che questa mattina sembrava fossero tutti negativi, è emerso un altro caso positivo per un alunno dell’istituto. Di tutto questo ne ha dato comunicazione il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, ringraziando “il Servizio di igiene e sanità pubblica della Asl per il tempestivo e accurato lavoro di testing”. Gli altri tamponi eseguiti sui bambini e gli insegnanti della scuola sono fortunatamente risultati negativi.

Un altro caso positivo a scuola, le parole del sindaco Salvemini

Prima della notizia del nuovo caso positivo allo “Stomeo-Zimbalo”, questa mattina era arrivata la comunicazione ufficiale da parte del primo cittadino leccese che, anche attraverso il suo profilo Facebook, aveva escluso, in un primo momento, altre positività, ma nel corso delle ore è emerso un altro caso positivo. “Un plauso – come sempre – al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della ASL di Lecce per il tempestivo e accurato lavoro di testing – scrive il sindaco- viviamo un momento complicato, che ci costringe ogni giorno a misurarci emotivamente con report statistici che ribadiscono quello che sapevamo ma avevamo – inconsapevolmente – rimosso: il virus cammina sulla gambe di tutti noi, che in Italia e nel mondo abbiamo ripreso la nostra vita normale – dopo l’esperienza drammatica del lockdown – accompagnata da limitate misure di precauzione: distanziamento, mascherina, igiene. Abbiamo dai vivere questo tempo accompagnati da prudenza e fiducia, responsabilità e consapevolezza, impegno individuale e senso di comunità. Ce la possiamo fare. Ce la dobbiamo fare”.

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