Il Napoli cade a Parma per 2-1, seconda sconfitta per gli uomini di Gattuso dopo il post-lockdown. Partita dai ritmi lenti e con molti errori tecnici, dove le principali emozioni sono state regalate dall’arbitro Giua, il cui anagramma, curiosamente, è Guai (strano scherzo del destino?).
Nel primo tempo il Napoli prova a sbloccare il risultato, ma l’occasione più grande ce l’ha il Parma grazie ad retropassaggio scellerato di Allan che lancia Karamoh solo contro Meret. L’attaccante salta il numero uno partenopeo e serve Siligardi che calcia a colpo sicuro, ma Di Lorenzo salva la porta ormai sguarnita. Nel finale inizia lo show di Giua, che decreta un rigore per un contatto impercettibile tra Mario Rui e Grassi. Caprari dagli 11 metri non sbaglia.
Nella ripresa il Napoli attacca e trova il pari su rigore: tiro di Fabian Ruiz respinto da un braccio di Grass. Insigne realizza il penalty per l’1-1. La partita si trascina stancamente verso l’1-1, con un Napoli che senza neanche troppa voglia cerca il gol-vittoria. Nel finale la beffa: Kulusevski va via a Koulibaly e si tuffa in area senza alcun contatto, ingannando ancora una volta il pessimo Giua. Lo stesso svedese sigla il rigore della vittoria.
Un Napoli opaco e stanco, che non ha per nulla soddisfatto Gattuso. Serve un’inversione di tendenza subito, perché bisogna arrivare più brillati mentalmente e fisicamente ad agosto per provare l’impresa contro il Barcellona.
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