In periodo arabo Caltagirone era il ‘castello delle grotte e dei vasi’. Splendidamente ricostruita dai migliori architetti siciliani dopo il terremoto del 1693 ha continuato ad essere, come in periodo svevo e normanno, una delle capitali della ceramica siciliana. Sono oltre 200 le botteghe che ancora si annidano nelle vie barocche che accolgono anche le cinquanta chiese cittadine con le cupole che ne delineano il paesaggio. Blu, verde, giallo arancio sono i colori preferiti dai ceramisti calatini e sono gli stessi delle maioliche che ornano i 142 scalini in pietra lavica della scalinata di Santa Maria del Monte che il 24 e 25 luglio e a metà agosto viene rischiarata da centinaia di lumini. Tre i musei cittadini: il Museo internazionale del Presepe che ospita la collezione Colaleo; il Museo della Ceramica secondo soltanto al Museo di Faenza e il museo civico al carcere borbonico.
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