Pubblicato il 24 Febbraio 2025
Respinto il ricorso di Mechi e Leuti: la guida dell’ente resta nelle mani di Maria Pagano
Il Tribunale di Roma ha definitivamente respinto il ricorso presentato dall’ex presidente dell’Unione Consumatori Italiani, Fabrizio Mechi, e dalla sua vice Eleonora Leuti, che contestavano la legittimità del nuovo assetto dirigenziale dell’ente. Con l’ordinanza n. 52271/2024, emessa il 20 febbraio 2025, il giudice ha ribadito la validità della delibera del Congresso Federale del 2 dicembre 2024, confermando la presidenza della Dott.ssa Maria Pagano e invalidando ogni pretesa dei precedenti vertici.
Una sentenza che rafforza la legittimità del nuovo direttivo
La decisione del Tribunale rappresenta una vittoria significativa per l’Unione Consumatori Italiani, ente attivo dal 2014 nella difesa degli interessi di consumatori e utenti di servizi a livello nazionale. Con oltre un decennio di attività, l’associazione si è distinta per il suo impegno nel migliorare il dialogo tra utenti e aziende, promuovendo la tutela del consumatore come soggetto attivo e consapevole nel mercato.
L’avvocato Massimiliano Albanese, Segretario Federale dell’ente e figura centrale nella difesa della legittimità del nuovo direttivo, ha espresso grande soddisfazione per l’esito della causa:
“Questa sentenza conferma la correttezza della nostra condotta e l’infondatezza delle pretese avanzate dall’ex presidente Mechi. È stata una vicenda spiacevole, che si è finalmente conclusa nel modo più giusto. Un plauso alla nostra Presidente, Maria Pagano, e al nostro Tesoriere, Gabriele Maxia, che hanno dato un contributo fondamentale per raggiungere questo risultato.”
Possibili sviluppi giudiziari: emergono incongruenze contabili
Durante il procedimento, sono emerse anomalie finanziarie riguardanti la gestione dell’ente sotto la presidenza di Mechi. In particolare, l’analisi dei documenti ha evidenziato una progressiva riduzione del patrimonio dell’Unione Consumatori Italiani, con prelievi e spese che sembrano non essere direttamente riconducibili alle attività dell’associazione.
L’attuale dirigenza sta valutando azioni legali per ottenere un risarcimento per eventuali danni subiti. L’avvocato Albanese ha dichiarato:
“Stiamo esaminando a fondo tutte le operazioni finanziarie compiute sotto la gestione precedente. È evidente che alcuni fondi sono stati utilizzati in modo discutibile. Qualora emergano responsabilità dirette, ci attiveremo per ottenere giustizia e tutelare l’integrità dell’ente.”
Un futuro all’insegna della trasparenza
Con questa sentenza, l’Unione Consumatori Italiani può finalmente concentrarsi sulle sue attività, lasciandosi alle spalle le controversie interne e puntando su un futuro di maggiore trasparenza e tutela dei diritti dei consumatori. L’ente proseguirà il suo lavoro con l’obiettivo di rafforzare il proprio ruolo di riferimento nel settore, garantendo un servizio efficace e affidabile per gli utenti.