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vaiolo delle scimmie

Vaiolo delle scimmie: in via di guarigione i 6 casi in Italia

Pubblicato il 26 Maggio, 2022

“I primi pazienti ricoverati in Italia per vaiolo delle scimmie stanno già guarendo a dimostrazione che il virus si è confermato quello dal ceppo meno grave e che abbiamo tutti gli strumenti per poterlo curare”.

Così Francesco Vaia, direttore generale dell’Inmi Spallanzani di Roma dove è stato identificato e curato il primo paziente italiano e dove si trovano finora sei pazienti .

“Anche se è vero che  Abbiamo fatto un salto in avanti perché il virus ora si trasmette da uomo a uomo del vaiolo delle scimmie non ci dobbiamo preoccupare”. ha assicurato Vaia durante un incontro dell’Associazione Stampa estera.

“Il mio obiettivo è quello di dare forza alle persone per combattere la malattia e non deprimerle” ha aggiunto Vaia rispondendo alle domande dei giornalisti.

Lo stesso Istituto sta lavorando anche al sequenziamento del virus e  sicuramente dai risultati delle ricerche di laboratorio arriveranno altre risposte nei prossimi giorni

“I pazienti accertati allo Spallanzani sono sei, abbiamo il virus in coltura e a giorni avremo in mano l’isolato del virus e potremmo fare delle sperimentazioni complete – ha spiegato – Questo è un vaiolo lontano parente di quello che abbiamo conosciuto nel passato. Quella che si manifesta oggi è una malattia che riusciamo in questo momento a contenere”.

Per quanto riguarda il vaccino anti vaiolo, chi lo ha fatto prima del 1981, data da cui non è stato più somministrato in Italia, “Probabilmente in gran parte è protetto dal Monkeypox, ma prima va verificato l’isolato virale e poi sapremo rispondere alla domanda se la vaccinazione copre e in che percentuale. A ogni modo non c’è esigenza di una corsa al vaccino, il fenomeno è di lieve entità e non ci sono decessi”.

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