Il vaiolo delle scimmie, considerato un’emergenza sanitaria globale dall’OMS, adesso cominciare a fare paura poiché inizia a mietere le prime vittime in Europa.
La situazione desta non poche preoccupazioni anche in Italia, dove si registrano dei focolai in alcune regioni che vanno attenzionati con la massima serietà.
Recentemente sono stati accertati in Spagna due decessi riconducibili al Monkeypox virus, cioè il virus del vaiolo delle scimmie.
La prima vittima era residente nella città di Valencia e la sua morte è ricollegabile ad un’encefalite che sarebbe stata causata proprio dall’infezione.
Dopo poche ore è arrivata l’ufficialità di un secondo decesso, sempre a causa del vaiolo delle scimmie.
Nella penisola iberica sono 4.298 i casi accertati, di cui solo 120 hanno chiesto il ricovero. Come spiega l’accademica Ilaria Capua, il problema è che molte persone per “nascondere” la malattia non si fanno curare presso ospedali, ma così non fanno altro che aumentare il rischio di diffusione del virus.
La situazione comincia ad essere preoccupante anche in Italia, dove i numeri dei contagiati salgono anche se per ora lentamente.
In totale ad oggi si contano 479 persone contagiate, secondo il bollettino del Ministero della Salute aggiornato al 29 luglio, quindi sono già 53 in più rispetto all’ultimo bollettino del 26 luglio.
Ben 146 casi sono collegati a viaggi all’estero e, stando ai numeri, gli uomini sarebbero più propensi ad essere contagiati: 476 le persone di sesso maschile contagiate, contro le 3 di sesso femminile.
La regione con più contagi è la Lombardia con 216 casi, seguita dal Lazio con 101, Emilia Romagna con 55, Veneto con 33 e Piemonte con 18. Attenzionata anche la Campania, dove in pochi giorni si sono registrati 14 casi.
Intanto a New York, dopo l’esperienza con il Covid, si è deciso di muoversi preventivamente ed è stato dichiarato la stato di emergenza per l’epidemia del vaiolo delle scimmie.
Kathy Hokul, governatore di New York, ha spiegato con un comunicato diffuso sul sito internet dell’amministrazione che la decisione è stata presa per rafforzare gli sforzi per contrastare questa epidemia.
Hokul ha poi rivelato che un caso su 4 di infezione da vaiolo delle scimmie negli Stati Uniti si registra proprio a New York, perciò si sta impegnando con la sua squadra a fornire vaccini, espandere i test ed educare responsabilmente il pubblico su come rimanere al sicuro durante un’epidemia.
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