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Vaticano

Vaticano: storico d’arte arrestato dalla gendarmeria

Pubblicato il 7 Giugno 2024

La trappola organizzata all’interno del Vaticano ha funzionato alla perfezione. E a caderci è stato un ex dipendente dell’ente che si occupa della tutela della Basilica, la Fabbrica di San Pietro. Lo storico d’arte e docente è stato arrestato dalla gendarmeria vaticana.

La clamorosa notizia è stata diffusa da Domani e confermata dall’ufficio del Promotore di Giustizia, la massima autorità del sistema giudiziario vaticano.

L’esperto, che era stato anche capo della comunicazione della Fabbrica di San Pietro dal 1995 al 2011. è rinchiuso nelle carceri del Vaticano con l’accura di tentata estorsione.

“Alla base dell’accusa c’è un manoscritto del Bernini, di 18 pagine con miniature dorate, che, secondo gli studiosi, descriveva il primo capitolato per la doratura dei fregi del baldacchino della Basilica di San Pietro, scomparso dagli archivi della Fabbrica”, spiega in una nota l’ufficio stampa del Vaticano.

“Il manoscritto era ricomparso in un testo pubblicato nel 2021, con allegata copia fotostatica. L’editore del volume, ex dipendente della Fabbrica, aveva successivamente avviato una trattativa con la Basilica per il ritorno del volume”, continua.

“A seguito di una denuncia della Fabbrica, l’ufficio del Promotore di Giustizia ha quindi avviato le indagini e seguito le fasi della trattativa fino alla sua fase conclusiva, il 27 maggio scorso, quando, dopo lo scambio del volume per una somma di denaro, avvenuto in Vaticano, l’interessato è stato tratto in arresto”, si legge ancora.

“Attualmente l’accusato si trova in custodia presso la Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano. Nei giorni scorsi è stato sottoposto a due interrogatori e nella prossima settimana, d’accordo con il giudice istruttore, il Promotore di Giustizia prenderà una decisione circa il rinvio a giudizio”, conclude la nota.