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Vendute alla nascita, due gemelle si ritrovano dopo 20 anni grazie a un video su TikTok

Pubblicato il 27 Gennaio, 2024

Due gemelle georgiane si sono ritrovate dopo 20 anni e, fino a quel momento, neanche sapevano della rispettiva esistenza. Tutto grazie a un video su TikTok, che ha consentito ad Amy e Ano di riabbracciarsi dopo essere state sottratte alla loro madre biologica e vendute alle rispettive famiglie adottive. La storia è iniziata nel 2002, in una maternità dell’ospedale di Kirtskhi, nella Georgia occidentale, che oggi non esiste più.

Gemelle separate dalla nascita

Alla madre delle bambine era stato detto che erano morte poco dopo il parto, mentre in realtà erano state date in adozione a due famiglie diverse dietro il pagamento di un’ingente somma di denaro. Alle famiglie adottive era stato detto che c’erano dei bambini non voluti all’ospedale che potevano essere adottati in seguito ad una donazione. Amy e Ano iniziarono così la loro vita separate, senza neanche sapere dell’esistenza l’una dell’altra.

L'”incontro” casuale

Qualche sospetto iniziò a insinuarsi in Amy Khvitia quando all’età di 12 anni, guardando il programma televisivo “Georgia’s Got Talent”, vide una ragazza che ballava il jive identica a lei, di nome Ano Sartania.

Amy ha poi raccontato: “Tutti chiamavano mia mamma e chiedevano: ‘Perché Amy balla sotto un altro nome?”, iniziando a farsi domande e a farle ai genitori, che si limitavano a rispondere “tutti abbiamo un sosia”.

Il video su TikTok

La cosa finì lì ma 7 anni dopo, nel 2021, Amy pubblicò un video di TikTok dove sfoggiava una chioma color blu mentre si faceva un piercing al sopracciglio. Un amico di Ano, che viveva a Tbilisi a 320 km di distanza, colpito dalla somiglianza tra le ragazze le inviò il video.

Ano cercò di mettersi in contatto con quella ragazza, ma invano, quindi decise di condividere quel video su un gruppo Whatsapp dell’università nella speranza che qualcuno potesse aiutarla. E così è stato poiché un conoscente di Amy, dopo aver letto il messaggio, mise in contatto le due ragazze. Amy capì subito che quella ragazza era la stessa che aveva visto anni prima a “Georgia’s Got Talent”.

L’emozionante incontro

“Ti ho cercato per tutto questo tempo!” – scrisse Amy alla sorella Ano, che a sua volta rispose: “Anche io!”. Le sue sorelle si diedero poi appuntamento alla metropolitana Rustaveli, a Tbilisi, dove scoprirono di avere tante cose in comune: la passione per la musica, il ballo, la medesima acconciatura e anche la stessa malattia genetica ossea, la displasia. “Era come guardarsi allo specchio, la stessa identica faccia, la stessa identica voce. Io sono lei e lei è me” – ha detto Amy.

A quel punto le due ragazze si sono confrontate con le rispettive famiglie che, spalle al muro, hanno confessato di averle adottate dietro una donazione nel 2002 a poche settimane di distanza.

Il ritrovamento della madre biologica

Le due gemelle però non si sono fermate e hanno deciso di mettersi alla ricerca anche della madre biologica. Amy quindi ha condiviso la sua storia su Facebook, alla quale ha risposto una donna tedesca secondo la quale la madre aveva dato alla luce due gemelline all’ospedale di maternità di Kirtskhi nel 2002, dichiarate morte.

Dopo i test del DNA emerse che quella ragazza era la sorella delle due gemelle e viveva con la madre biologica, Aza, in Germania. Amy e Ano decisero quindi di andare in Germania, a Lipsia, dove hanno riunito la famiglia riabbracciando la loro vera madre. La donna ha raccontato di essere caduta in coma dopo il parto e, al suo risveglio, le fu detto che le gemelline erano morte.

Questa purtroppo è una storia che ha accomunato migliaia di bambini, se ne stimano almeno 100.000, che sarebbero stati sottratti alle loro madri naturali, facendoli credere morti, e vendute a famiglie adottive tra gli anni ’50 fino al 2005 in Georgia.

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