12.4.2021 – “L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio l’intero settore aeroportuale, dalle compagnie aeree ai gestori degli aeroporti, così come l’indotto che attorno a questo gira, come le attività commerciali, gli autonoleggi, e tante altre realtà: Fratelli d’Italia è in prima linea a sostenere le richieste di questi lavoratori, dimenticati dai vari governi e dai vari decreti che si sono susseguiti, e che da oltre un anno vivono un momento
drammatico”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Raffaele Speranzon, ribadisce la vicinanza del partito a un settore che anche in Veneto occupa un ruolo di rilievo per l’economia e che mercoledì mattina scenderà in Piazza Ferretto a Mestre per denunciare la situazione.
“Abbiamo già sottoscritto una mozione sul tema, denunciando la grave situazione di difficoltà dei lavoratori degli aeroporti veneti e il rischio di tagli agli stipendi, che sul lungo periodo in attesa della fine dell’emergenza
porterebbero a pesanti disagi per le migliaia di persone occupate, e impegnando la Giunta regionale ad attivarsi affinché siano ricercate tutte le possibili azioni a salvaguardia dei lavoratori e delle loro famiglie”, rileva il capogruppo FdI.
Sono infatti migliaia i lavoratori rimasti in questi mesi senza indennità, nonostante il settore sia in evidente crisi: “Possiamo contare su tre grandi aeroporti: il Marco Polo di Venezia, il Canova di Treviso e il Catullo di
Verona. Pensiamo a quante persone, prima dello scoppio della pandemia, gravitano attorno a queste realtà: turismo, lavoro, affari,… mondi bloccati dall’emergenza sanitaria. Fratelli d’Italia, tramite il nostro assessore
alle politiche del lavoro Elena Donazzan, ha chiesto più volte a livello nazionale che si intervenisse a favore di questi lavoratori, ed ora sembra che finalmente qualcosa si sia mosso”, continua Speranzon.
“Spingeremo affinché le proposte a sostegno del mondo aeroportuale trovino finalmente realizzazione”, conclude Speranzon “e speriamo che altrettanto facciano le forze di governo. Non possiamo permetterci lavoratori di serie A e di serie B, soprattutto in un settore già gravemente danneggiato come quello turistico ed aeroportuale; è inspiegabile che questi lavoratori, dopo oltre un anno di emergenza, siano ancora senza coperture”.
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