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Vergognoso episodio di razzismo a Caivano, braccianti africani picchiati ogni giorno mentre vanno al lavoro

Gli aggressori agirebbero sempre a bordo di una Panda rossa: la denuncia al consigliere Borrelli.

Pubblicato il 21 Marzo, 2022

Due giovani braccianti a Caivano ogni mattina, mentre si recano in bicicletta presso l’azienda agricola dove lavorano, vengono quotidianamente presi di mira da balordi a bordo di una Fiat Panda di colore rosso, precisamente nella frazione di Pascarola.

I due ragazzi hanno raccontano il loro incubo quotidiano al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. Come spiegano, ogni mattina vengono inseguiti, minacciati e addirittura speronati. In alcune occasioni uno dei balordi si è sporto fuori dal finestrino per schiaffeggiarli.

In seguito ad uno speronamento, un po’ di tempo fa uno dei due perse il controllo della bicicletta e cadde rovinosamente nella corsia opposta. Fortunatamente il ragazzo se la cavò con ferite non gravi, ma che gli hanno impedito di recarsi al lavoro per qualche giorno.

Azioni vergognose e ingiustificabili che non possono essere liquidate come “bravate”, ma come veri e propri atti di razzismo. Episodi che si verificano periodicamente, ma ancora non è stato possibile risalire agli aggressori.

I due lavoratori confidano di recarsi al lavoro ogni giorno convivendo con il terrore di essere inseguiti e malmenati, solo per la “colpa” di essere neri che lavorano nei campi.

Una situazione allucinante e intollerabile che il consigliere Borrelli commenta così: “Gravissimo e vergognoso. Purtroppo il razzismo è ancora sin troppo radicato perché c’è tanta ignoranza e tanta ristrettezza mentale. Se a questo poi si aggiunge come continui a dilagare la cultura della violenza e dell’odio, spesso collegate anche al razzismo, la situazione diventa di emergenza.

Invitiamo le forze dell’ordine a non sottovalutare la vicenda di Caivano e ad individuarne i protagonisti che dovranno essere puniti pesantemente. Per combattere il fenomeno del razzismo è assolutamente necessario indignarsi e combattere anche quando non siamo noi, inteso come napoletani e campani, ad essere colpiti, altrimenti si tratta solamente di difendere l’amor proprio e non una causa. Se ci battiamo per gli altri, qualcun altro, un giorno, si batterà per noi”.

Foto: pagina Facebook consigliere Francesco Borrelli

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