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Vertenza Pfizer Catania, Scavone: “Apprezziamo l’apertura mostrata rispetto alle richieste del governo Musumeci”

L’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone, ha sottolineato come l’apertura mostrata dalla Pfizer sia un passo avanti per trovare soluzioni condivise.

Pubblicato il 25 Febbraio, 2022

Apprezziamo l’apertura mostrata dalla Pfizer rispetto alle richieste avanzate dal governo Musumeci al Tavolo aperto per affrontare la vertenza dei lavoratori in esubero nel sito di Catania. L’azienda ci ha comunicato la disponibilità ad accogliere una sospensione dei termini della procedura di riduzione del personale, mostrandosi sensibile alla posizione misurata, ma ferma, della Regione Siciliana. Lo consideriamo un passo avanti per trovare soluzioni condivise e ribadiamo l’impegno del governo regionale per venire incontro al sito produttivo e alle parti sociali al fine di mantenere i livelli occupazionali nel territorio”.

Lo afferma l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone, alla luce della lettera ricevuta a firma dell’amministratore delegato di Wyeth Lederle – gruppo Pfizer, Giuseppe Campobasso.     

“La informo – scrive l’azienda a Scavone – che stiamo valutando la richiesta di sospensione temporanea dei termini della procedura di riduzione del personale, precisando ulteriormente che la nostra posizione andrà nella direzione di un accoglimento della suddetta istanza di sospensione dei termini, in quanto è nostra volontà dialogare costruttivamente e responsabilmente con gli attori in causa”. 

L’azienda, pur ribadendo la necessità di riorganizzazione del personale, nella lettera manifesta la volontà di mantenere la presenza nel sito di Catania nell’attuale network di produzione della compagnia e ha inviato all’assessore, come richiesto, le informazioni relative al “piano di investimenti triennale 2022-2024 del sito di Catania” per un ammontare “pari ad almeno 27 milioni di euro”, volti “alla modernizzazione dello stabilimento” che “continuerà a essere parte integrante della rete globale di produzione e fornitura di Pfizer”. Si aggiunge, inoltre, che “non si profila, almeno fino al 2024, la necessità di ulteriori interventi di razionalizzazione dell’organico”.

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