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Vertice a Roma, Draghi: “La sfida più urgente dell’Ue è l’energia” (VIDEO)

Pubblicato il 18 Marzo, 2022

“Abbiamo molte sfide comuni a cui vogliamo trovare risposte comuni insieme a tutti gli altri parter dell’Unione europea.La sfida più urgente argomento di questo incontro è quella dell’energia. L’invasione ucraina ha aperto un periodo di forte volatilità sui mercati delle materie prime che si è aggiunta ai rincari”, così Mario Draghi dopo l’incontro con il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez, il primo ministro portoghese Antonio Costa e, in videocollegamento, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis.

“Dobbiamo interevenire subito, c’è in tutti noi la sensazione che occorra fare qualcosa di sostanziale, significativo, immediatamente. Dobbiamo sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto le più vulnerabili, e le nostre imprese – ha detto il premier italiano – L’Unione Europea ha reagito con unità e determinazione all’aggressione dell’Ucraina. Dobbiamo mostrare la stessa coesione e la stessa convinzione nel tutelare le nostre economie dalle conseguenze della guerra, in particolare dai rincari energetici. Ma non solo”.

Vogliamo spingere la Commissione Europea e gli altri Paesi membri ad adottare misure incisive – ha aggiunto – a tutela di tutti gli Stati Membri, in un settore decisivo per il nostro futuro. Una gestione comune del mercato dell’energia conviene a tutti”. “Stoccaggi comuni consentono di proteggerci a vicenda in caso di shock isolati. Acquisti comuni ci permettono di avere un peso negoziale migliore nei confronti dei fornitori. In queste settimane, abbiamo dato alla Commissione un impulso chiaro a muoversi in questa direzione, per imporre un tetto al prezzo d’importazione del gas e spezzare il legame tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità”.   

Nel vertice di oggi abbiamo confermato una piena convergenza anche sul ruolo della Bussola Strategica – ha evidenziato – come contributo al percorso verso una difesa europea. La guerra in Ucraina ha dimostrato come sia diventato un obiettivo essenziale, da perseguire in tempi molto rapidi e fondamentale, in piena complementarietà con la Nato. Una difesa europea più forte rende la Nato più forte. Occorre una risposta europea, e l’incontro di oggi dimostra che i nostri paesi vogliono essere protagonisti di questa risposta europea. Nei prossimi anni l’Europa ha davanti investimenti molto significativi nel settore della Difesa, della politica energetica, della salvaguardia dell’ambiente. Queste spese sono troppo grandi per qualsiasi bilancio nazionale. La guerra in Ucraina ci impone di procedere con la massima urgenza verso risposte davvero europee. Il vertice di oggi mostra che i nostri Paesi vogliono essere protagonisti di quest’ambizione“. 

“Il ricordo di Draghi alle vittime del Covid è fonte di ispirazione per continuare a avanzare alla difesa del nostro progetto politico, l’Unione europea e superare la pandemia, insieme all’emergenza della guerra – ha detto Pedro Sanchez – Solo con risposte europee risolveremo problemi europei: dobbiamo agire non solo insieme ma subito. Vogliamo portare al Consiglio la proposta di mettere sul tappeto azioni di emergenza”. 

“Credo che la sfida del Covid sia buon esempio del modo in cui l’Europa insieme può rispondere a crisi globali, sappiamo rispondere e sappiamo farlo sul piano sanitario attraverso la produzione dei vaccini e sul piano economico con misure che hanno permesso di superare quella crisi molto più di crisi precedenti – ha dichiarato Antonio Costa – Ora l’Europa ha saputo rispondere anche alla guerra scatenata dalla Russia invadendo l’Ucraina e la risposta è stata con sanzioni, appoggio all’Ucraina e solidarietà ai milioni di ucraini che cercano protezione internazionale. Ma soprattutto dobbiamo rispondere insieme alle conseguenze economiche e sociali di questa guerra e per farlo la questione centrale è l’energia. E’ un pilastro essenziale del Next generation Ue. Sul controllo del prezzo del gas, bisogna impedire che i prezzi dell’elettricità siano influenzati dal prezzo del gas“.

“Sono certo che il consiglio della prossima settiman prenderà decisioni che mostrino un fronte comune sul piano dell’economia, approveremo un testo ambizioso – ha conlcuso Kyriakos Mitsotakis. Mitsotakis – Nessun Paese può affrontare da solo una crisi del genere. Quando i prezzi del riscaldamento si moltiplicano per 5 o per 6 la risposta non può essere solo nazionale. Le politiche europee vanno armonizzate nei confronti delle tensioni speculative. La crisi energetica è un pericolo che minaccia la ripresa dopo la pandemia. Questa crisi energetica può risvegliare anche incubo del populismo”.

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