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Via Bucaneve, droga e armi a casa dello spacciatore, arrestato

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato il 32enne catanese Salvatore PEDALINO, ritenuto responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, ricettazione e detenzione di armi da fuoco clandestine.

Pubblicato il 22 Febbraio, 2021

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato il 32enne catanese Salvatore PEDALINO, ritenuto responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, ricettazione e detenzione di armi da fuoco clandestine.

Nel corso della loro attività info investigativa i militari avevano appreso che, quell’andirivieni in via Bucaneve, era verosimilmente determinato dalla fiorente attività di spaccio posta in essere da una loro vecchia conoscenza, il PEDALINO appunto.

Hanno così riscontrato le modalità di spaccio con lunghi servizi di osservazione e, stante la moltitudine di assuntori a loro noti che facevano capolino in quel palazzo, hanno deciso di nascondersi all’interno della rampa delle scale in attesa del successivo cliente.

In effetti il PEDALINO, ricevuta la richiesta da parte dell’ennesimo acquirente, era uscito dalla propria abitazione e stava per consegnare una dose di marijuana nelle mani del malcapitato assuntore che, incredulo, ha però assistito al fulmineo intervento dei militari sbucati fuori dal nulla.

L’immediata perquisizione effettuata all’interno dell’abitazione del PEDALINO ha loro consentito il rinvenimento nella sua camera da letto di circa 30 grammi di marijuana e del relativo materiale per il confezionamento al minuto delle dosi, la somma di 335 euro ritenuta provento dello spaccio di droga, nonché una pistola a salve Bruni priva di tappo rosso e con 10 colpi a salve nel caricatore (perfettamente identica ad un’autentica arma da fuoco).

Ma non basta, perché nel pianerottolo antistante l’abitazione, hanno trovato anche una pistola a tamburo marca Colt con matricola abrasa in merito alla quale l’arrestato ha affermato trattarsi di un ricordo del nonno defunto. Il PEDALINO, dopo l’espletamento delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

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