[VIDEO] Catania, allagamenti zona industriale, la Dusty accusa il disinteresse delle istituzioni

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L’amministratore Dusty: «L’unico intervento effettuato dagli enti è stato il transennamento della strada, ma non è possibile chiudere le imprese. Va garantita la sicurezza ai lavoratori»

Il weekend appena trascorso, caratterizzato da maltempo e diluvi, ha portato con sé anche una nuova pioggia di esasperazione alla Zona industriale di Catania. L’amministratore di Dusty Rossella Pezzino de Geronimo lancia un nuovo segnale d’allarme sugli allagamenti presenti nell’area che impediscono l’accesso alle aziende: «Il problema reale non è l’eccessiva pioggia, ma l’annoso disinteresse delle istituzioni preposte a garantire l’accesso in sicurezza degli operatori alla propria sede di lavoro in caso di condizioni meteo avverse. Già da settimane, dai primi temporali della stagione, la Via Alfredo Agosta è allagata e impraticabile. Una strada che ospita numerose realtà imprenditoriali, a cui fanno capo centinaia di lavoratori. Eppure l’unico intervento effettuato dalle amministrazioni responsabili è stata la chiusura della via con le transenne, come avviene ogni volta dopo un acquazzone. È forse una messa in sicurezza? O un invito a chiudere le fabbriche e tornare a lavorare in primavera?».

È un “silenzio assordante” da parte degli enti pubblici responsabili della gestione dell’area: «Oltre le transenne tutto rimane fermo per settimane, in attesa che il lago d’acqua piovana lungo un chilometro si asciughi naturalmente – continua l’amministratore Dusty – Nel frattempo le nostre aziende non ricevono i corrieri postali, non sono raggiungibili né con le jeep né a piedi, e i lavoratori sono costretti a usare accessi secondari tra mille disagi, o a parcheggiare lontano le macchine e proseguire a piedi lungo gli argini del fossato».

Terminato un allagamento, le condizioni “normali” a cui assistiamo sono quelle di una strada piena di buche, senza caditoie e priva di manutenzione. Uno scenario insostenibile, una situazione letteralmente stagnante, che non può e non deve continuare, perché compromette il diritto e il dovere di “fare impresa” in sicurezza all’interno di un territorio vocato allo sviluppo economico».

Foto e video dell’allagamento disponibili cliccando qui

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Redazione Catania

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