Pubblicato il 14 Dicembre, 2021
Si chiama Tommaso Paola Rossini e afferma di essere un caro amico di Salvo Gagliano,
il comandante dei carabinieri nato a Grammichele, centro poco distante dalla Catania dov’è cresciuto, deceduto la scorsa settimana in seguito alle complicazioni causate dal Covid. Versione ufficiale diffusa dall’Arma che, però, viene clamorosamente confutata nel video pubblicato dall’avvocato che sulla pagina social che utilizza per le sue dirette streaming, ha avviato una battaglia personale per “la verità”.
“La versione ufficiale del Comando dei Carabinieri dice che Gagliano è morto di Covid, pensate cosa hanno avuto il coraggio di dire, l’hanno mascherata bene. Il colonnello aveva una patologia che stava curando, per lui il vaccino era sconsigliato, ma doveva dimostrare che lui da Comandante lo aveva fatto. Era di una professionalità, di una garbatezza, un uomo stimato da tutti. E’ giusto che si sappia la verità: non è stato il Covid a complicare la sua patologia, è stato il vaccino. Ora per me è una battaglia personale, perché eravamo amici, deve uscire la verità, per rispetto dei suoi familiari e dei suoi colleghi, mi venissero ad ammazzare, parlerò con i documenti alla mano. Porterò il suo audio che mi ha mandato su Whatsapp pochi giorni prima di morire”, ha, fra le altre cose, dichiarato, anche se l’audio che afferma di possedere ancora non lo ha diffuso.
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