Pubblicato il 14 Giugno 2024
Si sta trasformando in un vero caso la vendita della villa di lusso all’Argentario, che in molti ritenevano appartenesse a Raffaella Carrà, morta nel luglio del 2021. Tuttavia Sergio Japino, che per anni è stato legato sentimentalmente e professionalmente alla compianta showgirl, in una nota ha comunicato che, a differenza di quanto riportato da diversi organi di stampa, la villa dell’Argentario, progettata a suo tempo da Giò Pomodoro, non è e non è mai stata di proprietà della Carrà.
Scoppia il caso della villa di Raffaella Carrà: la precisione del sindaco
Il comunicato di Sergio Japino ha suscitato molto scalpore, anche perché la Carrà era solita frequentare quella villa che da tutti era considerata la sua. Un piccolo caso che però sembra essere stato risolto da Roberto Cerulli, sindaco di Monte Argentario, il quale ha spiegato al Corriere fiorentino che in zona esistono due ville a distanza di poche centinaia di metri.
La prima, quella in vendita e di cui si sta discutendo in questi giorni, è stata curata nell’allestimento da Giò Pomodoro e appartiene effettivamente a Sergio Japino. La seconda, che affaccia su Cala Piccola, appartiene invece a Raffaella Carrà. La vicinanza delle due ville ha quindi fatto sorgere l’equivoco.
Japino e la Carrà hanno fatto coppia fissa per 17 anni, frequentando gli stessi posti e acquistando due ville a poca distanza l’una dall’altra nell’Argentario, un posto al quale la showgirl era particolarmente legata. Anche dopo la separazione i due sono rimasti molto uniti, sia a livello professionale che privato.