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Batosta per Vincenzo De Luca, multato di 600.000 euro per la Covid Card: “Un inutile spreco di denaro pubblico”

Pubblicato il 20 Dicembre 2024

Nel periodo del lockdown Vincenzo De Luca si è eretto fiero sostenitore delle mascherine, dei divieti e delle norme anti-Covid, diventando una sorta di eroe grazie ai suoi video sui social ironici, sarcastici e sferzanti. Adesso però arrivano i guai per il governatore, poiché la Corte dei Conti lo ha condannato a risarcire la Regione Campania di 609.000 euro per aver provocato un danno erariale con la “smart card Covid”, di fatto ritenuta un inutile doppione del Green Pass. La carta regionale infatti aveva la stessa funzione del pass nazionale, cioè certificare l’avvenuta vaccinazione anti-Covid.

L’accusa a Vincenzo De Luca: “Danno erariale da oltre 3 milioni”

La Corte dei Conti ha accolto parzialmente le richieste dei pm condannando De Luca che, lo scorso marzo, era stato rinviato a giudizio con altre 5 persone, accusate di aver provocato un danno erariale da 3,7 milioni di euro, di cui solo 900.000 contestati al governatore accusato anche di dolo. Le altre 5 persone accusate, Massimo Bisogno, Ugo Trama, Italo Giulivo, Antonio Postiglione e Roberta Santaniello sono invece state prosciolte, in quanto i giudici erariali hanno ritenuto i fatti loro contestati coperti dallo scudo erariale.

La replica di De Luca: “Farò ricorso”

De Luca dal canto suo ha rivendicato pienamente e con orgoglio la decisione di introdurre la smart Covid card, presa per tutelare la salute dei suoi concittadini, ricordando che la Campania è stata la regione dove si sono registrati meno decessi per Covid in relazione alla popolazione. Il governatore si è assunto la responsabilità della decisione, presa anche per anticipare il governo nazionale a suo avviso troppo lento. “Ovviamente la sentenza sarà immediatamente impugnata non vorrei dover rispondere del reato di efficienza” – ha precisato De Luca con la sua solita sferzante ironia.