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Violenza choc: patrigno abusa della figlia 13enne della compagna incinta

Pubblicato il 11 Gennaio, 2023

Un uomo 33enne di Varese dovrà difendersi da un’accusante infamante: violenza sessuale nei confronti della figlia 13enne della sua compagna che, all’epoca dei fatti, era anche incinta di lui.

Secondo la ricostruzione le terribili violenze sarebbero durate fino al 2019, quando la minorenne ha trovato il coraggio di confessare al sacerdote gli orribili abusi che si consumavano nell’abitazione quando restava sola col compagno della madre.

Come riporta La Prealpina l’uomo avrebbe avuto rapporti sessuali completi con la ragazzina.

33enne a processo per violenza sessuale: l’agghiacciante ricostruzione della vicenda

L’uomo da parte sua si è sempre dichiarato innocente e, nel corso delle indagini, non sono mai scattate le manette per lui. Tuttavia fino all’udienza preliminare era risultato irreperibile, ma adesso dovrà rispondere dinanzi ai giudici dell’infamante accusa di violenza sessuale su una minorenne.

Secondo la ricostruzione della ragazzina, gli abusi sarebbero andati avanti per mesi e si verificavano quando la madre andava al lavoro e quindi restava solo col patrigno.

L’uomo, con la scusa di vedere un film insieme, avrebbe costretto la ragazzina a sedersi sul divano con lui per poi obbligarla ad avere rapporti sessuali completi.

La ragazzina, che ormai non riusciva più a reggere quella situazione, era arrivata addirittura a tagliarsi le vene fino a quando, parlando con un sacerdote, ha avuto il coraggio di raccontare tutto.

A quel punto sono scattate le indagini dei carabinieri e la madre della ragazzina, incinta del 33enne, è rimasta totalmente scioccata dalla notizia poiché era all’oscuro di tutto. Ha immediatamente interrotto la relazione con l’uomo e si è costituita parte civile con la figlia.

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