Pubblicato il 12 Luglio, 2022
Violenza sessuale aggravata nei confronti di minore. È questa l’accusa da cui dovrà difendersi un professore di un Liceo della provincia di Lecce che, secondo l’accusa, avrebbe palpeggiato più volte una ragazzina di 11 anni. Il tutto è stato deciso stamattina dal Gup del Tribunale di Lecce, Cinzia Vergine che ha respinto la richiesta di rito abbreviato condizionato dall’ascolto di due testi dell’imputato. È stata respinta anche la richiesta di riascoltare la presunta vittima degli abusi. Disposto, quindi, a carico dell’imputato, il processo con rito ordinario. I fatti che inchioderebbero il 48enne docente salentino risalirebbero al 5 aprile 2021, giorno di Pasquetta dello scorso anno. La presunta violenza sessuale si sarebbe consumata in auto.
La ragazzina, infatti, avrebbe raccontato alla madre di essere stata palpeggiata nelle parti intime almeno due volte, dall’amico di famiglia, mentre era seduta sul sedile posteriore del mezzo di proprietà proprio del professore. Quest’ultimo, sempre secondo l’accusa, si sarebbe seduto dietro con la ragazzina con la scusa di far fare un giro alla guida, con la sua auto nuova, al padre della vittima. A mettere a moto le indagini sulla presunta violenza sessuale è stata la denuncia, presentata ai carabinieri, proprio da parte del padre della ragazzina. Quest’ultima, durante l’incidente probatorio, ha confermato le accuse nei confronti del docente e i periti nominati dalla Procura, hanno ritenuto il suo racconto attendibile. Ora, si attende il processo per fare ulteriore luce e chiarezza su quanto sarebbe accaduto quel pomeriggio di Pasquetta di oltre un anno fa.
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