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violenza sulle donne

L’arte denuncia la violenza sulle donne nel monumento offeso da chi non rispetta Sant’Agata

Pubblicato il 3 Dicembre, 2021

“La ragnatela del delitto” e “Testimone”. Sono le installazioni di Vincenzo La Mendola e Giuliano Cardella realizzate per denunciare la violenza sulle donne. Sarà possibile ammirarle domenica, a Catania, all’interno di Porta Garibaldi, in piazza Palestro, dove si svolgerà la manifestazione Fortino Slow Food.

In un ambiente reso volutamente claustrofobico per rappresentare al meglio la tragedia del femminicidio e della violenza che quotidianamente le donne subiscono dove dovrebbero sentirsi sicure, protette, cioè la casa condivisa con gli affetti familiari, i due artisti hanno inserito le loro opere dal fortissimo impatto emotivo.

Anche il luogo ha un importante valore simbolico. Porta Garibaldi è il nome dato all’arco trionfale costruito nel 1768 a per commemorare le nozze di re Ferdinando III di Sicilia e Maria Carolina d’Asburgo-Lorena. Il monumento che inizialmente si chiamava Porta Ferdinandea si trova nella piazza fulcro del quartiere Fortino, uno dei più popolari, e racconta i limiti di una città che non riesce a valorizzare i suoi gioielli unici, la sua storia ricchissima, la sua cultura immensa: “La usano anche come orinatoio, ogni giorno. Perfino un’icona di Sant’Agata incastonata nel monumento non li ferma…”, raccontano i due artisti impegnati anche nella battaglia per la valorizzazione del monumento con l’associazione Acquedotte.

violenza sulle donne

La manifestazione arricchita dalle installazioni e che sarà riproposta ogni prima domenica del mese, cercherà di contribuire alla svolta da troppo attesa, grazie alla sinergia di Acquedotte, da diversi anni attiva nella valorizzazione dell’asse di via Garibaldi, con Slow Food Catania, associazione no-profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo nel rispetto di chi produce e in armonia con l’ambiente e di Treviehandmade, che raccoglie il meglio della creatività e dell’artigianato Made in Sicily.

I visitatori, quindi, troveranno prodotti genuini e a filiera corta selezionati tra i produttori Slow Food: dalla cudduredda di Delia al piacentino ennese, dalla vastedda col sambuco di Troina al torrone di Licodia Eubea, dai panettoni artigianali alle lenticchie di Villalba, dalla cicerchia alle mele dell’Etna, all’olio genuino

E uno spazio sarà dedicato ai manufatti artistici realizzati con tessuti, ceramica e vari materiali innovando tradizioni secolari.

Un ampio catalogo di eccellenze da cui attingere per regali di qualità, ma soprattutto una festa di piazza, un’occasione di incontro per cominciare un percorso di rilancio di una delle zone di Catania lasciate ai margini.

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