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La 22enne si è presentata al pronnto soccorso dicendo di essere stata violentata.

Vergognose violenze nel centro protetto: schiaffoni e botte ai disabili che “disobbedivano”

Pubblicato il 25 Marzo, 2024

Una storia purtroppo già sentita che si ripete: un centro per disabili è stato teatro di vergognose violenze a danno dei ragazzi, colpiti e picchiati dal personale della struttura che invece avrebbe dovuto prendersi cura di loro.

Otto operatori sociosanitari, dipendenti di una residenza protetta per disabili di Imperia, sono indagati per aver picchiato gli ospiti della struttura. Tirate di capelli, strattonamenti, schiaffi e botte sulla testa sarebbero alcune delle violenze evidenziate dalle forze dell’ordine.

L’indagine

L’indagine era partita dopo la caduta sospetta di un giovane disabile nella struttura, che aveva sollevato dei dubbi dell’operato di alcuni dipendenti. Il sostituto procuratore Enrico Cinnella Della Porta ha avviato un’inchiesta che ha permesso di portare alla luce una serie di violenze gravi commesse nei confronti di numerosi disabili se non eseguivano gli ordini impartiti.

Nella struttura sono state installate delle telecamere che hanno permesso di documentare i gravi episodi di violenza. Gli operatori della Squadra Mobile di Imperia, dopo aver visionato i video, li hanno subito segnalati all’autorità giudiziaria.

Le accuse

Gli inquirenti hanno notificato agli operatori sociosanitari responsabili delle violenze l’avviso della conclusione delle indagini preliminari. Nei loro confronti pende l’accusa di abuso dei mezzi di correzione e di disciplina, aggravata dal fatto di aver commesso le violenze a carico di persone disabili all’interno di una struttura sociosanitaria. La stessa struttura ha già licenziato alcuni degli operatori indagati.

Alberto Lari, procuratore di Imperia, ha specificato che le contestazioni riguardano solo pochi giorni risalenti al luglio scorso. Ha spiegato che non si può parlare di maltrattamenti, dal momento che non si tratta di condotte abituali nel tempo, ma di abuso dei mezzi di correzione.

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