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Violenze e minacce continue dal 2006, arrestato un 42enne di Torre del Greco. Finisce l’incubo per una mamma ed i figli minorenni

Decisivi i video registrati dalla moglie che hanno testimoniato le violenze continue dell’uomo.

Pubblicato il 25 Giugno 2021

Il 22 giugno a Torre del Greco i carabinieri della stazione locale hanno arrestato un uomo di 42 anni, gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia commesso ai danni della moglie e dei tre figli minorenni di 17, 15 e 13 anni.

L’avvio delle indagini

L’attività investigativa, condotta dai militari della Stazione di Torre del Greco e coordinata da questa Procura della Repubblica, è scaturita dalla denuncia della donna che, lo scorso 17 giugno 2021, aveva denunciato ai militari di aver subito negli anni della convivenza coniugale continue e reiterate minacce e e violenze, fisiche e morali, da parte del marito.

L’ultimo episodio si era verificato proprio la mattina del 17 giugno quando l’uomo, dopo aver minacciato di uccidere i genitori della donna e la figlia, aveva dapprima tentato di strangolarla e poi l’aveva ripetutamente schiaffeggiata.

L’intervento risolutivo di un maresciallo dei carabinieri

Decisivo, ai fini delle indagini successive, è stato il contatto della vittima con un maresciallo dei Carabinieri della Stazione Capoluogo, che aveva fornito il proprio numero di telefono diretto alla vittima nel caso in cui quest’ultima avesse avuto bisogno di aiuto.

La mattina successiva a quella della denuncia, il Maresciallo della Stazione dei Carabinieri era stato contattato dalla figlia della vittima, che aveva chiesto aiuto dal momento che il padre stava nuovamente maltrattando la madre.

Violenze brutali iniziate nel 2006

Le delicate indagini hanno permesso di ricostruire un allarmante quadro familiare, caratterizzato da continue violenze e soprusi, iniziati fin dal 2006. Fondamentali si sono rivelati anche i video girati dalla donna nell’ambito delle mura domestiche, che hanno consentito di riscontrare in modo oggettivo quanto dalla stessa denunciato.

L’uomo è stato tradotto presso il carcere di Napoli – Poggioreale, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.