Vittorio Veneto, Giornata della Memoria: alla scoperta dei luoghi della memoria ebraica

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21.1.2022 – Ci sono molti modi di proporre un momento di riflessione ai giovani studenti in occasione del Giorno della Memoria: vi è la visione di un film, oppure l’incontro con uno dei protagonisti/testimoni degli eventi, oppure la lettura di passi significativi di testi o documenti inerenti all’argomento. Quest’anno – spiega l’assessore all’Istruzione Antonella Caldart – «data anche la perdurante situazione di pandemia che continua a creare disagi alle comunità e impedisce i tradizionali canali di comunicazione, Amministrazione Comunale e l’ISREV hanno scelto una via nuova per ricordare il giorno della memoria, e cioè quella di proporre una visita guidata sui luoghi della presenza ebraica in città».

E così, dopo quelle effettuate giovedì 20 gennaio, anche il prossimo martedì 25 gennaio, sempre con partenza alle ore 9.00 da piazza San Francesco, si terranno una serie di visite guidata nell’ex area del Ghetto di Ceneda, già luogo della presenza ebraica a partire dalla seconda metà del 1500. Gli incontri, che sono esclusivamente rivolti agli alunni delle classi dell’Istituto di Istruzione Secondaria di 1° grado cittadino che ne hanno fatto richiesta, coinvolgerà n. 4 classi cittadine con i loro insegnanti.

L’iniziativa si avvale dei contributi del prof. Pier Paolo Brescacin, autore di numerosi studi su quegli anni nonché da molti lustri direttore scientifico dell’Istituto della Resistenza e dell’architetto Maria Cristina Scalet. Questa edizione, spiega il prof. Brescacin, «prevede nella prima parte un breve excursus sulla presenza ebraica in città e sui luoghi e sugli edifici che la testimoniano: le due sinagoghe, i magazzini, i vari edifici abitativi tra cui la casa di un personaggio del calibro di Emanuele Conian o Conegliano, poi diventato Lorenzo Da Ponte nonché celebre librettista di Mozart.

Nella seconda parte la visita sarà centrata sulla storia degli uomini e delle donne che abitavano “il Ghetto” negli anni 1943-1945, quando appunto Vittorio Veneto, come tutto il Nord Italia, venne occupato dai tedeschi e vide la presenza del rinato governo neofascista della Repubblica Sociale Italiana, che ancora in data 14 novembre 1943 approvò a Verona un manifesto politico in cui ripristinava la legislazione razziale del 1938 e venivano previsti l’arresto, la requisizione di ogni bene e l’internamento di tutta la popolazione ebraica italiana, inclusa quella del vittoriese».

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Redazione Treviso 1

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