WWF su Rigassificatore: “Avere dubbi e pretendere che chi ci rappresenta ne tenga di conto fa parte del sistema democratico”

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di WWF Livorno.

Questi rigassificatori non san da fare….”, non nel cortile di Piombino, ma in nessun cortile d’Italia! La narrazione , volutamente di parte, della maggior parte delle testate di informazione italiane, vuol far credere che a Piombino vivono degli egoisti che non hanno a cuore milioni di concittadini che rischieranno di battere i denti dal freddo il prossimo inverno! Al centro di una delle campagne elettorali più scarse degli ultimi decenni, il “caso Piombino” sconquassa la tranquillità estiva e gli equilibri interni dei vari partiti e partitini. 
Proprio per invertire la mala informazione(o l’assenza di essa) come WWF Livorno vogliamo ringraziare sinceramente i Comitati cittadini che hanno organizzato  a Piombino il 5 settembre, un Convegno per spiegare razionalmente e con dati, il perchè di una opposizione che coinvolge un intero territorio! Ottimo il livello degli interventi e la gestione della serata, che ha visto il patrocinio dei comuni di Piombino, San Vincenzo e Suvereto.
E’ emersa un’altra realtà, forse meglio dire buona parte della verità, molto diversa dalle paure ingenerate da personaggi pubblici di scarsa qualità. Non solo una città, ma un territorio( la Val di Cornia e d’intorni, compresa l’isola d’Elba) da mesi sta gridando il proprio no, non uno ma tanti NO!

Avere dubbi e pretendere che chi ci rappresenta ne tenga di conto fa parte del sistema democratico, mettendo in conto anche un duro confronto, duro ma sincero!  In trent’anni di battaglie ambientaliste nel nostro territorio mai un tema ha avuto una così alta percentuale di adesione, praticamente quasi l’unanimità. Mentre i cittadini, che dovrebbero ricevere risposte dai loro eletti, attendono una risposta aperta e sincera sul perchè il Governo abbia scelto Piombino per un impianto simile, vogliamo ricordare un’altra sindrome, che purtroppo i politici dimenticano. E’ la sindrome NIMTO( Not In My Terms of Office), ovvero quella di non prendere decisioni politiche impopolari all’interno del proprio mandato elettorale. Un modo di non decidere su opere importanti e rischiose elettoralmente, che secondo i dati del think tank italiano indipendente per il clima ECCO, pesa fino al 64% delle cause di ritardo delle autorizzazioni, di cui spesso sono “ vittime” progetti inerenti impianti di energia rinnovabile.

La questione energetica che è esplosa dopo la crisi Ucraina, necessita senza dubbio di alternative, ma prima di invocare la corsa a nuove infrastrutture e nuovo gas, occorre dare massima priorità a tutte le alternative al gas stesso e allo sfruttamento delle infrastrutture esistenti. È necessaria una chiamata a un consumo responsabile di energia, a tutti i livelli e da parte di tutti, affiancata da un’accelerazione delle rinnovabili. Solo tornando ad investire seriamente in rinnovabili come alcuni anni fa, ed incentivando la nascita di “comunità energetiche “possiamo veramente affrancarci dalle fonti fossili. Le Comunità energetiche sono il futuro prossimo, ovvero un insieme di persone che condividono energia rinnovabile e pulita, in uno scambio alla pari, senza monopoli.  Questo modello fonda i suoi valori sulla lotta allo spreco energetico e sulla condivisione di un bene fondamentale a un prezzo concorrenziale.

Il tema ambientale deve essere al centro dei programmi elettorali, è già il futuro che stiamo attraversando e non agire nella direzione giusta e per il bene comune, porterà la nosrta generazione ad essere giudicata con durezza dai figli e dai nipoti. Pertanto teniamone di conto tra poche settimane e sopratutto non scordiamoci mai delle false promesse e delle bugie elettorali, altrimenti in un modo o nell’altro ne saremo complici. #stopfossili

WWF Livorno

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Barbara Noferi

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