Pubblicato il 23 Agosto, 2021
Entesar al-Hammadi, modella ventenne, attrice di serie televisive, è colpevole di aver violato il codice d’abbigliamento islamico. Siamo nello Yemen, dove il gruppo armato huthi, che controlla la capitale Sana’a e altri centri abitati, ha rapito la ragazza a un posto di blocco il 20 febbraio. La sua auto è stata perquisita ed è stata rinvenuta una piccola quantità di marijuana.
Al-Hammadi si è ritrovata nella sezione “prostitute” della prigione della capitale. Molestata, è stata insultata perché nata da uno yemenita e un’etiope. La hanno minacciata di sottoporla a un test di verginità e costretta a firmare una dichiarazione mentre era bendata.
Il processo ha avuto inizio l’8 giugno: tra le prove ci sono foto che la ritraggono senza il velo, pubblicate on line.
Chi spera in un giusto processo, ha notato che un procuratore che aveva disposto la libertà su cauzione è stato sostituito. Inoltre, all’avvocato Khaled Mohammed al-Kamal è stato imposto di non avere contatti con i media nazionali e internazionali.
Osama al-Junaid, il giudice, è un fedelissimo degli huthi. In passato, ha condannato un ladro al taglio della mano. Al-Hammadi si proclama innocente. Afferma che il suo rapimento sarebbe stato un atto di ritorsione: aveva rifiutato di collaborare con gli huthi. E’ possibile che la aspetti una lunga pena detentiva (foto di repertorio).
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