Zaia: 38 focolai Covid in Veneto, metà importati. Ospedali virus-free

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Ad oggi in Veneto ci sono 38 focolai di Covid, l’impatto sugli ospedali è nullo e il 70% dei positivi è asintomatico.

Lo ha detto oggi Luca Zaia, governatore del Veneto, in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile a Marghera

FOCOLAI: “Oggi abbiamo 38 focolai in Veneto, 19 domestici e 19 importati dall’estero”, ha detto Zaia. “Ci sono 6 pazienti in terapia intensiva, tutti negativi, contro i 51 del 18 maggio (allora c’erano 22 positivi). I ricoverati sono 114 contro i 541 ricoverati del 18 maggio. Al 18 maggio avevamo 3.187 dimessi: oggi son 3.741, ovvero 554 dimessi in 70 gg”.

OSPEDALI: “Cosa significano questi dati? Primo: non bisogna abbassare la guardia. Il virus non se ne è andato, dà dei segnali diversi dal punto di vista clinico”, ha sottolineato Zaia, “Secondo, che è fondamentale rispettare le indicazioni del DPCM e delle nostre ordinanze, ovvero igienizzazione mani e mascherina in luoghi chiusi e in caso di assembramenti. Oggi clinicamente l’impatto del virus sugli ospedali non c’è. Non siamo davanti a una situazione drammatica. Il 70% dei positivi è asintomatico e l’età media dei positivi si è abbassata a 40 anni. Fino ai primi dieci di giorni di luglio abbiamo avuto una diminuzione dei focolai, poi c’è stato un aumento ma portato dall’estero”.

ISOLAMENTI: “Adesso abbiamo tanti isolamenti perché vorrei ricordarvi che il contact tracing, ovvero identificare il positivo e poi ricostruire tutti i suoi contatti, ci porta a isolare molte persone”, ha aggiunto Zaia, “Ma la virtuosità non va vista come elemento di negatività. Abbiamo un piano di sanità pubblica, ovvero tamponi fatti, che va avanti. Abbiamo fatto un tampone ogni 5 abitanti, un quinto dei veneti in 5 mesi. In due anni potremmo testare tutti i veneti. Siamo a quasi a 12mila tamponi. 

INDICE DI CONTAGIO: “Per quanto riguarda l’indice di contagio, a breve il Ministero farà una distinzione tra focolaio nazionale e importato. Il focolaio serbo, africano, le badanti del pulmino: tutto questo ha pesato sull’indice di contagio del Veneto salito all’1,68, ma non sono focolai nostri”.  

NUOVE ORDINANZE: “Il 31 luglio avremo il DPCM che scadrà e cercheremo di capire se ci troviamo ancora in stato emergenziale. Settimana prossima presenteremo il piano di sanità pubblica 2020-2021 e questo venerdì parleremo delle nuove ordinanze”.

COVID AD AUTUNNO?: “Ora siamo in una terra di mezzo, in un limbo. non siamo sicuri se il Covid tornerà o meno”, ha concluso Zaia, “Io non ho la sfera di cristallo, non ve lo so dire, dobbiamo solo attrezzarci in maniera sovradimensionata. Persino il dibattito nella comunità scientifica è caotico”.

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Redazione Verona

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