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Zaia confermato Governatore con oltre 1 milione di voti. “Ora l’obiettivo è l’autonomia”

Pubblicato il 22 Settembre, 2020

Zaia è stato confermato Governatore del Veneto con il 76,2%, ottenendo oltre un milione di voti.

Zaia ha ricevuto il 20% in più di voti rispetto all’intera coalizione che lo sostiene, e per la prima volta in Veneto dai tempi della Dc un partito – la Lega, attraverso le liste che lo rappresentano – supera la maggioranza assoluta. Lo ha sottolineato il prof. Paolo Feltrin, direttore dell’Osservatorio elettorale del Consiglio regionale.

La Lega, attraverso la propria lista, la Lista Zaia Presidente e la Lista Veneta Autonomia, va verso oltre il 50% dei seggi; nella storia della Regione Veneto solo la Dc riuscì avere la maggioranza assoluta nel 1970, nel 1975 e nel 1980.

Sono 39 i seggi che potrebbero andare al centrodestra in Veneto, 9 quelli al centrosinistra, secondo le stime dell’Osservatorio elettorale del Consiglio regionale.

“Ringrazio la Lega per aver sempre creduto in me. Questo risultato mi dà molta responsabilità. E’ un voto dei veneti per il Veneto”, ha detto Zaia in diretta dal K3, la sede della Lega in Veneto, commentando il risultato elettorale che lo ha riconfermato presidente del Veneto.

“Questi risultati elettorali vanno in una sola direzione: portare a casa l’autonomia. Ricordo che siamo ancora l’unica Regione in Italia che non ha tasse. Noi non preleviamo dalle tasche dei Veneti 1 miliardo e 179 milioni di euro l’anno.

“Qualcuno ha detto che il Coronavirus è stata un’occasione per prendere voti. Ma io già prima del Covid avevo consensi altissimi per ci non avevo bisogno id questa disgrazia per portare a casa consenso”, ha sottolineato Zaia. “Il Covid è stata la storia che ha segnato di più noi Veneti ed è una partita ancora aperta su cui ci stiamo impegnando ancora. Non tutti quelli che ci hanno votato sono elettori che normalmente ci votano, sarà mia garanzia fare in modo di non deludere i miei elettori e i nuovi elettori. Questa amministrazione sarà l’amministrazione di tutti”.

“Infine dico una cosa, il sentimento che viene dopo la gloria è l’invidia. Lasciateci lavorare, mettete i riflettori da qualche altra parte d’Italia. I veneti si aspettano molto da noi e non possiamo deluderli”.

“Non ho ambizioni nazionali né partitiche. La vita mi ha dato questo ruolo che è quello di amministrare. Tranquillizzo tutti sul fatto che avremo 5 anni di amministrazione. Non sarà una amministrazione di ordinaria amministrazione. Abbiamo in cantiere molti progetti innovativi. L’opposizione si prepari, che tra cinque anni non ci sarò più, se volete tirate un sospiro di sollievo”.

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