19 luglio, la provocazione di Fava: “Basta rituali antimafia e navi della legalità”

Leggi l'articolo completo

In vista del 19 luglio, Claudio Fava dice “no” ai rituali antimafia e alle “navi della legalità”. La provocazione, mentre s’avvicina la ricorrenza del 19 luglio, quando si ricorda la strage mafiosa di via D’Amelio del 1992 e l’uccisione di Paolo Borsellino e degli agenti di scorta, è affidata alla sua pagina Facebook (immagine in evidenza dalla pagina Fb dell’associazione “daSud”).

Il presidente della Commissione antimafia regionale, oltre che scrittore, sceneggiatore e giornalista, esprime in modo netto la sua posizione. Figlio del giornalista e scrittore, ucciso dalla mafia (5 gennaio 1984) a Catania, Giuseppe Fava, così scrive: «Libera nos 19 luglio (o 23 maggio, o 5 gennaio: credetemi, non fa differenza). Liberaci, Signore, da preghiere messe in suffragio commemorazioni navi della legalità. Liberaci dalle interviste ai ‘parenti delle vittime’ (come se gli altri fossero solo forestieri). Liberaci dalle parole false della nostra consolazione: eroi legalità antimafia servitori dello Stato».

https://www.facebook.com/F.A.Sarli/photos/t.702387864/917424031699173

Continua Claudio Fava: «Liberaci dagli scortati che piangono davanti alle telecamere. Liberaci dall’antimafia stampata sui biglietti da visita (giornalisti antimafiosi, sindaci antimafiosi, giudici antimafiosi). Seppelliamo i morti, una volta per tutte.E togliamoci il lutto, per piacere.E affrontiamo la vita. Perché è l’unica prova per esser degni di quei morti: stare dentro la vita; prendere schiaffi, e restituirli; rischiare la pelle (se proprio è necessario) ma senza rimirarsi allo specchio; dirsi peccatori, ma inginocchiarsi a lavare i piedi dell’altra per fare ammenda di quei peccati; sorridere e ridere e ricordare i morti quando furono vivi e seppero parlarci – con affetto, a bassa voce – delle loro vite imperfette; cercare la verità, senza alcuna maiuscola, sapendo che costa pegni, fatica e notti senza sonno; attraversare le terre di mezzo a piedi, scalzi, senza scorte fanfare sciabole titoli e cravatte. Seppelliamoli, questi nostri morti. Sono sicuro che Paolo Borsellino, e tutti gli altri, lo apprezzeranno», conclude.

Leggi l'articolo completo
Redazione Palermo

Recent Posts

Elly Schlein paragonata alla donna di Neanderthal, bufera sull’esponente FdI Luigi Rispoli: “Colpa di un mio collaboratore”

Pochi giorni fa si è riaccesa la polemica sulla violenza verbale usata nel mondo della…

36 minuti ago

Catania, controlli a tappeto in Pescheria: gli abusivi si danno alla fuga

Continua incessante l’azione di prevenzione e contrasto all’illegalità diffusa secondo le direttive impartite dal Comando…

1 ora ago

Morte Giovanna Pedretti, caso chiuso: non ci fu istigazione al suicidio

Lo scorso gennaio fu celebrato il funerale della ristoratrice Giovanna Pedretti, che non ha retto…

1 ora ago

Il noto costumista furioso dopo la vittoria ai David di Donatello: “Che tirchieria, potevano darci due statuette”

Serata di gala ieri ai David di Donatello, uno dei più importanti riconoscimenti cinematografici a…

2 ore ago

Randazzo, organizzava eventi in una antica struttura senza alcuna autorizzazione

I militari della Compagnia di Randazzo, unitamente ai Carabinieri del Comando per la Tutela della…

2 ore ago

Torna a casa Bruno, il giovane pontino finito in coma dopo un incidente stradale

Un vero e proprio miracolo quello di Bruno, un 17enne di Latina rimasto vittima di…

2 ore ago