Pubblicato il 19 Gennaio, 2024
Nel mese di dicembre è diventato tristemente famoso il caso di Caterina Giovinazzo, 88enne di Camporosso in provincia di Imperia, che ricevette una bolletta dell’acqua di oltre 15.000 euro, rivelatasi poi sbagliata. Il danno però era fatto e per il turbamento la donna è stata ricoverata per un malore in ospedale, da dove purtroppo non è più uscita in quanto è morta qualche giorno dopo.
Qualcosa di molto simile è successo a Giuseppina, donna 96enne di Sassuolo, che ha ricevuto una bolletta dell’acqua ancora più alta: 24.274,75 euro. Anche in questo caso si è trattato di una bolletta inviata per errore, ma che poteva costare carissimo alla povera donna considerando la sua veneranda età e l’importo elevatissimo da pagare.
La storia di Giuseppina: “Per fortuna ho il cuore forte”
La donna ha raccontato la sua incredibile vicenda a “Mattino Cinque News”: “Ci mancava solo questa, meno male che ho il cuore forte altrimenti facevo la fine di quella poverina” – ha detto alludendo appunto a Caterina Giovinazzo, morta proprio alla vigilia di Natale dopo alcune settimane passate in ospedale.
“Solitamente non apro le bollette dell’acqua – ha raccontato – perché l’importo è più o meno sempre quello e poi ho la domiciliazione bancaria. Quando l’ho aperta ho guardato quattro volte l’importo perché credevo di aver sbagliato a leggere. Ho chiamato subito mio figlio e mio nipote che si è subito adoperato nel bloccare l’addebito. Mi sono agitata e la notte non ho dormito”.
Anche la società erogatrice dell’acqua è rimasta esterrefatta da quell’errore: “Quando sono andato in ufficio per reclamare – ha spiegato il nipote di Giuseppina – anche la commessa allo sportello è rimasta basita. Sapevamo di avere una perdita in casa ma era una roba veramente piccola e in pochi giorni l’abbiamo riparata. Pensare a 24mila euro di perdite era francamente impossibile”.
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