A luglio la tragica rapina in via Salvator Rosa: 7 anni di condanna all’aggressore, la rabbia della famiglia della vittima

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Lo scorso 17 luglio ci fu una violenta rapina in via Salvator Rosa. Due donne, in sella al loro scooter, furono strattonate da due rapinatori facendole cadere rovinosamente a terra. Ad avere la peggio fu la passeggera che fu subito operata d’urgenza.

La Squadra Mobile di Napoli dopo pochi giorni fermò i responsabili: un 19enne con precedenti di polizia ed un 16enne. Gli inquirenti ritrovarono la pistola replica, priva di tappo rosso, usata per commettere la rapina. Il 19enne fu portato al carcere di Poggioreale ed il 16enne al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei. Questa mattina è arrivata la sentenza di primo grado che ha condannato il 19enne a 7 anni.

Lo sfogo della figlia: “Mia mamma non sta ancora bene, noi viviamo un ergastolo ogni giorno”

Ai microfoni di La Radiazza è intervenuta la figlia di Patrizia Petrone che ha raccontato le condizioni disperate della madre: “Ad oggi mamma non sta ancora bene, non interagisce con il mondo esterno, dobbiamo soltanto sperare in un miracolo, abbiamo subito una condanna da questi delinquenti senza aver commesso alcun reato. Nessuno dei parenti dei due aggressori ha mai neanche mosso un dito per chiedere scusa”.

Parole di disappunto anche dopo la sentenza: “Ai magistrati avevamo chiesto giustizia e invece 7 anni sono una pena molto lieve. Noi purtroppo l’ergastolo lo stiamo già vivendo da quella maledetta data, ci hanno distrutto la vita”.

Il consigliere Francesco Emilio Borrelli ha rilasciato le sue dichiarazioni: “Ancora oggi la signora Patrizia non si è ripresa da quella notte e si trova in condizioni disperate. La famiglia, alla quale va la nostra vicinanza e la nostra solidarietà, si è rivolta a noi per lanciare un grido di dolore e giustizia affinché la pena sia proporzionata al reato commesso. Invece 7 anni per un 19nne con precedenti sono una pena leggerissima rispetto al reato commesso.

Con gli altri gradi di giudizio, la buona condotta e altre attenuanti forse si farà al massimo 3 anni di galera, il minorenne forse anche meno mentre la sig.ra Patrizia potrebbe non riprendersi mai più. Da una parte una famiglia perbene distrutta, dall’altra una tutela inspiegabile per dei delinquenti con precedenti di polizia. Perché ai criminali vengono date così spesso pene così lievi? Non vogliamo arrenderci all’idea che la mobilitazione e la comprensione avvenga sempre a favore di questi criminali, dei delinquenti e dei violenti.

Noi siamo dalla parte delle vittime e lo gridiamo assieme a questa famiglia con tutta la nostra forza. Purtroppo una parte consistente della città guarda con simpatia e solidarietà prevalentemente ai delinquenti a cui vengono dedicati murales abusivi, canzoni neomelodici, altarini illegali e in certe occasioni anche cortei. Degli innocenti e delle vittime purtroppo se ne occupano in pochi, cadono quasi tutti nel dimenticatoio.”

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Redazione Napoli

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