A PALAZZO APPIANI LA MOSTRA DELL’UNIONE DEGLI ISTRIANI

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Sarà inaugurata sabato 27 novembre alle ore 17 a Palazzo Appiani la mostra didattica intitolata “L’odissea di 350.000 esuli istriani, fiumani e dalmati nei campi profughi in Italia”, realizzata dall’Unione degli Istriani in collaborazione con il Museo di Carattere Nazionale CRP di Padriciano, con il patrocinio del Comune di Piombino. All’appuntamento interverranno il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e il presidente dell’Unione degli Istriani Massimiliano Lacota. 

“La mostra è la prima azione nata dopo la firma del protocollo d’intesa tra Comune di Piombino e l’associazione Unione degli Istriani – ha detto il sindaco Francesco Ferrari -, siglato nei mesi scorsi. Con questo atto il Comune vuole promuovere e sostenere il programma delle iniziative culturali proposte dall’Unione, caratterizzato da progetti a carattere informativo ed educativo. L’associazione è infatti attiva nell’effettuare ricerche e studi in campo storico, relativamente alle vicende del confine orientale, e la mostra di Palazzo Appiani rappresenta un’opportunità per mostrare ai visitatori il prezioso lavoro svolto ma non solo: sarà l’occasione per conoscere le barbarie commesse dal comunismo di Tito nei confronti di cittadini italiani, alcuni dei quali hanno poi trovato una nuova casa anche sul nostro territorio”.

“L’intesa sottoscritta con il Comune di Piombino è di estrema importanza per noi –  ha spiegato il presidente Lacota – un atto fondamentale per promuovere sul territorio la conoscenza dei drammi del confine orientale d’Italia accaduti nel periodo finale della seconda guerra mondiale e successivo al conflitto. E la Toscana ha dato un contributo importante nell’accoglienza di migliaia di profughi, molti dei quali poi si sono stabiliti in altre regioni  contermini”.

La mostra sarà aperta dal 27 novembre al’11 dicembre, dal giovedì al sabato, dalle 16 alle 19. Negli spazi di Palazzo Appiani saranno esposti materiali fotografici su pannelli didattici e masserizie originali provenienti dalle collezioni del Museo di Carattere Nazionale Centro Raccolta Profughi di Padriciano. I dati pubblicati nei pannelli sono stati raccolti in oltre quattro anni di ricerche condotte nei maggiori archivi italiani, tra cui l’Archivio centrale dello Stato di Roma. La mostra, resa possibile grazie al contributo del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e del Ministero della Cultura, ricalca in forma ridotta l’esposizione del Museo di Carattere Nazionale CRP di Padriciano, che illustra le condizioni di vita dei profughi istriani, fiumani e dalmati in fuga dalle zone annesse alla Jugoslavia nel dopoguerra e che ha sede nell’area dove fu allestito il campo più vasto che li ospitò.

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Barbara Noferi

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