Ora quindi i singoli Stati saranno liberi di applicare le loro leggi in materia.
E’ quanto si legge nella sentenza della Corte Suprema che abolisce la Roe v. Wade.
La decisione è stata presa da una Corte divisa, con 6 voti a favore e 3 contrari.
La decisione è stata presa nel caso “Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization”, in cui i giudici hanno confermato la legge del Mississippi che proibisce l’interruzione di gravidanza dopo 15 settimane.
A fare ricorso era stata l’unica clinica rimasta nello Stato ad offrire l’aborto.
Una bozza trapelata nelle scorse settimane, redatta dal giudice Samuel Alito, risalente a febbraio e confermata poi come autentica dalla corte, aveva indicato che la maggioranza dei saggi erano favorevoli a ribaltare la “Roe v. Wade”, suscitando vaste polemiche e proteste negli Usa.
Su 50 Stati, 26, tra cui Texas e Oklahoma, hanno leggi più restrittive in materia.
Nove hanno dei limiti sull’aborto che precedono la sentenza “Roe v. Wade”, e che non sono ancora stati applicati ma che ora potrebbero diventare effettivi, mentre 13 hanno dei cosiddetti “divieti dormienti” che dovrebbero entrare immediatamente in vigore.
“Tristemente”, molte donne hanno perso una tutela costituzionale fondamentale. Noi dissentiamo”,
affermano i giudici liberal Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Stephen Breyer. I tre giudici hanno votato contro la decisione di capovolgere la storica sentenza.
Fuori dalla Corte Suprema degli Stati Uniti è scoppiata la protesta, pochi minuti dopo che i massimi giudici hanno abolito il diritto all’aborto.
I manifestanti stanno aumentando ogni minuto che passa, c’è anche una rappresentanza di antiabortisti che si sono abbracciati e hanno esultato alla notizia che la Corte Suprema ha rovesciato la storica sentenza “Roe v. Wade”.
Una decisione “crudele” e “scandalosa”, afferma la speaker della Camera negli Usa, la democratica Nancy Pelosi. Alle elezioni di novembre, aggiunge, ci sono in gioco i diritti delle donne. L’aborto è “stato un diritto per 50 anni”: la decisione della Corte Suprema è un “insulto” per le donne, aggiunge Pelosi, assicurando che i democratici continueranno a battersi per le donne e per i diritti. “La vita ha vinto”, dice l’ex presidente americano Mike Pence. Barack Obama critica la Corte Suprema, accusandola di aver “attaccato le libertà fondamentali di milioni di americani”. Una decisione “coraggiosa” e “corretta. E’ una storica vittoria per la costituzione e la società”, sostiene il leader dei repubblicani in Senato, Mitch McConnell. “Plaudo a questa storica sentenza che salva vite umane”, twitta il leader dei repubblicani alla Camera, Kevin McCarthy.
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