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rapina

Agguato nella notte ad Arzano, spari davanti alla chiesa. Due persone ferite

L’ennesimo agguato in via Roma.

Pubblicato il 18 Marzo, 2022

Ieri sera, di fronte ad una chiesa ad Arzano, due persone sono state ferite alle gambe con colpi di pistola in un agguato. I due uomini coinvolti nell’episodio sono stati trasportati all’ospedale di Frattamaggiore e le loro condizioni non sarebbero gravi. Uno dei due è il fratello di una persona considerata elemento di spicco della criminalità organizzata locale attualmente detenuto con l’accusa di estorsione.

Nove bossoli calibro 9×21 sono stati trovati sul posto dai carabinieri. L’episodio è avvenuto in via Roma intorno alle 20:30. A.A., di 28 anni già noto alle forze dell’ordine, e D.L., 32enne incensurato, sono entrambi rimasti feriti ad un piede. L’agguato è avvenuto in un circolo ricreativo, molto probabilmente i due erano lì. Le indagini sono in corso per accertare la dinamica dell’accaduto.

Nelle settimane scorse già c’erano state delle minacce di morte per il comandante della Polizia locale impegnato contro l’abusivismo. Mentre il 24 novembre scorso ci fu un agguato in bar nel quale rimasero ferite 5 persone. Ed ancora pochi giorni fa un uomo fu raggiunto da alcuni colpi di pistola mentre era a bordo della sua auto.

Questo ennesimo episodio ha provocato la reazione del Comitato di liberazione dalla camorra di Arzano. “Di nuovo si spara ad Arzano. Ci sarebbero dei feriti nella sparatoria di stasera. Abbiamo acceso i riflettori sulla guerra tra i clan della camorra nell’area Nord di Napoli che parte dalla 167 di Arzano e che coinvolge più comuni dove vivono i camorristi dei clan in lotta” afferma il Comitato di liberazione dalla Camorra Area Nord di Napoli.

“Come Comitato di liberazione dalla camorra abbiamo chiesto una maggiore presenza delle forze dell’ordine sui territori, la videosorveglianza. Abbiamo chiesto, inoltre, di cacciare le famiglie della camorra che occupano illegalmente le case popolari. E come se a loro non importasse nulla. Noi chiediamo allo Stato di insistere. Liberiamo i nostri territori dalla camorra”.

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