« Torna indietro

agricoltori

Agricoltori: i trattori bloccano il casello di Brescia

Pubblicato il 31 Gennaio 2024

Proseguono le proteste degli agricoltori che con i loro trattori invadono le strade in diversi Paesi europei e in Italia.

Intanto si muove l’Europa.

I trattori hanno bloccato il casello autostradale di Brescia centro creando una loro colonna che di fatto impedisce il passaggio dei mezzi in uscita e in entrata.

I mezzi degli agricoltori del coordinamento Riscatto agricolo, che da ieri stanno manifestando a Brescia contro le politiche europee, hanno mandato in tilt il traffico nella zona Sud della città.

I trattori vogliono raggiungere la sede di Coldiretti.

La Commissione europea ha annunciato una nuova proroga della deroga alla regola della politica agricola comune (Pac) che prevede che per accedere agli aiuti comunitari gli agricoltori debbano lasciare delle quote di terreni a riposo. Lo ha annunciato il vicepresidente dell’esecutivo comunitario Margaritis Schinas in conferenza stampa.

Quella legata al maggese è una delle misure per rendere sostenibile il settore agroalimentare contro le quali però stanno protestando gli agricoltori schierando i trattori sulle strade di diverse città europee.

L’esecutivo comunitario propone in particolare di consentire agli agricoltori dell’Ue di avvalersi di deroghe per il 2024 alle norme della politica agricola comune che li obbligano a mantenere determinate aree non produttive. Per ricevere il sostegno della Pac, gli agricoltori devono rispettare una serie rafforzata di nove standard benefici per l’ambiente e il clima.

Questo principio di condizionalità si applica a quasi il 90% della superficie agricola utilizzata nell’Ue e svolge un ruolo importante nell’integrazione delle pratiche agricole sostenibili. Lo standard sulle “buone condizioni agricole e ambientali” prevede di dedicare una quota minima di terreno coltivabile ad aree o caratteristiche non produttive, tipicamente terreni incolti ma anche ad elementi quali siepi o alberi.

Le aziende agricole con meno di dieci ettari di terreno coltivabile sono generalmente esentate da tale obbligo.

Oggi la Commissione offre la possibilità a tutti gli agricoltori dell’Ue di essere esentati da questo requisito e di continuare ad avere diritto al pagamento diretto di base della Pac: invece di mantenere il terreno incolto o improduttivo sul 4% dei loro seminativi, gli agricoltori dell’Ue che coltivano colture che fissano l’azoto (come lenticchie, piselli o fave) e/o colture intercalari sul 7% dei loro seminativi saranno considerati conformi ai requisiti.