ALLA GALLERIA DEL TEATRO LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI DANIELE MACCA

Si intitola “Motus animi continuus”, quell’impulso creativo citato anche ne “La morte a Venezia” di Thomas Mann, il progetto fotografico del castellano Daniele Macca in mostra con i suoi scatti alla Galleria del Teatro Accademico per una personale fotografica di assoluto prestigio.

«A Castelfranco – commenta l’assessore alla Cultura, Roberta Garbuio – la cultura rappresenta un’identità per l’itera cittadinanza ed è per questo nostro dovere mantenerla viva e sostenerla in particolare ora, nel difficile periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo.»

Nato in Svizzera nel 1966, Macca si è diplomato grafico pubblicitario all’Istituto d’Arte Fanoli di Cittadella. A metà degli anni Novanta inizia la sua collaborazione con l’agenzia fotogiornalistica “Fotocronaca” di Romano Zamattia, che gli permette di fotografare i primi concerti, entrando così in contatto con il mondo della musica e dei suoi grandi interpreti. Dal 2009 intensificando la collaborazione con il Gruppo Gedi, Macca diventa apprezzato fotoreporter della Tribuna di Treviso, creando così un importante archivio fotografico della provincia trevigiana. Tre le sezioni in cui si sviluppa il percorso creativo dall’autore negli ultimi cinque anni: “Venetia” con uno sguardo intimo che indaga l’anima di una città sospesa tra cielo e acqua, “Effigies” con la storia di ogni persona che viene raccontata leggendo i suoi occhi, i segni nel suo volto e insieme la forza, l’energia e le emozioni racchiuse nell’espressione catturata in un istante per sempre ed “Architecture” in cui lo spazio è geografia, storia e immaginazione, seguendo l’insegnamento del grande maestro Gabriele Basilico.

La mostra già allestita sarà visitabile quando l’emergenza epidemiologia lo consentirà.

In attesa dell’apertura al pubblico, online nel sito web dell’Amministrazione comunale e nella pagina Facebook del Teatro Accademico sono disponibili il video con un’anteprima accompagnata della visita alla mostra oltre alle dichiarazioni dell’assessore Garbuio e dello stesso fotografo, Daniele Macca.