Amber Heard nei guai: “Non ha i soldi per pagare il risarcimento a Johnny Depp”

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Dopo l’attesissimo verdetto del processo Heard-Depp, uno dei più mediatici degli ultimi 30 anni e seguito in ogni angolo del mondo, arrivano i primi commenti. Ne esce sconfitta Amber Heard, che tra l’altro dovrà versare un enorme risarcimento a Johnny Depp per diffamazione pari a 15 milioni di dollari.

La delusione dell’avvocato di Amber Heard: “Giudici influenzati dai social”

Una sentenza che ha profondamente deluso Elaine Bredehoft, avvocato di Amber Heard, la quale ritiene che la giura sia stata fortemente influenzata dai social ed in generale dalla straordinaria risonanza mediatica che l’evento ha avuto negli Stati Uniti, ma in generale in tutto il mondo. “I giurati andavano a casa tutte le sere – ha dichiarato la Bredehoft – dove i loro familiari erano costantemente sui social network. Inoltre abbiamo avuto una pausa di 10 giorni nel bel mezzo del processo. É ovvio che la giuria sia rimasta fortemente influenzata“. Sin da subito la Bredehoft si era detta, come altre persone, contraria alla presenza delle telecamere nell’aula di tribunale. “Hanno trasformato il processo in uno zoo”- ha tuonato l’avvocato della Heard.

L’arringa difensiva per l’attrice

L’avvocato ha parlato anche dello stato d’animo che ha avuto la Heard sottolineando come ha detto che dispiaciuta per tutte le donne dentro e fuori dall’aula, ritiene la sentenza una battuta d’arresto. Sente fortemente questo peso. Il verdetto invia un messaggio orribile: a meno che non tiri fuori il telefono e riprendi il tuo partner mentre ti picchia, non sarai creduta. Se è in grado di pagare i danni disposti a favore dell’ex marito? No, assolutamente no”.

L’attrice, secondo l’avvocato, ha delle ottime basi per fare appello con riferimento alle prove portate in aula al momento della denuncia di Deep al Sun. Il Tribunale della Virginia ha ribaltato il giudizio del Tribunale inglese, che aveva detto come definire Deep picchiatore di mogli non sia diffamazione. Intanto la Bredehoft ha detto in merito a questi giudizi: “Durante il processo non sono state ammesse una serie di prove molto significative. Come un appunto scritto da Amber nel 2012 che dimostrava avesse già riferito gli abusi al suo terapista. Johnny Depp aveva già intentato una causa nel Regno Unito per la stessa storia. In quel caso, la corte aveva rilevato che Depp aveva commesso almeno 12 atti di violenza domestica, inclusa la violenza sessuale, contro Amber. Ma non ci è stato consentito di riferirlo alla giuria americana. Avevamo una enorme quantità di prove che sono state soppresse e che avevano fatto parte del processo in Gran Bretagna. Lì Amber ha vinto e il signor Depp ha perso”.

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Redazione Nazionale

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