Amministrative: Turco, ‘Contratto dei cittadini alleanza per una Taranto diversa’

Nella mattinata di venerdì 6 maggio, il Senatore Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, e il candidato sindaco per la coalizione di centro-sinistra a Taranto, Rinaldo Melucci, hanno sancito ufficialmente, attraverso la firma del cosiddetto “Contratto dei Cittadini”, l’alleanza elettorale in vista delle Amministrative del prossimo 12 giugno.

«Abbiamo proposto alle forze politiche di centrosinistra il documento “Impegno Istituzionale del M5S per Taranto”, che contiene tutte le nostre proposte per dare continuità al “Cantiere Taranto” lanciato dal Governo Conte II, con il quale abbiamo avviato un progetto di riconversione economica, sociale e culturale della città», ha esordito nel suo intervento il Sen. Turco, che ha precisato: «Stiamo parlando di una dote di nuovi investimenti per oltre 1,3 miliardi di euro di progetti, che adesso vogliamo contribuire a realizzare. Il documento sottoscritto, inoltre, contiene altri punti programmatici concreti e fattibili. Vogliamo continuare a scrivere pagine importanti per la città di Taranto, in discontinuità perentoria con il passato».

Sul futuro che attende la città, il Senatore pentastellato ha proseguito: «Noi dobbiamo essere visionari, ma allo stesso tempo concreti nel realizzare tali visioni, e per questo la nostra strada e quella di Rinaldo Melucci adesso si uniscono e si rafforzano con la firma del “Contratto dei Cittadini”. Il M5S sarà un alleato fedele e garantirà competenza e qualità all’azione amministrativa di questa città. Occorre restituire ai cittadini di Taranto un governo stabile, coeso e credibile; valorizzando le professionalità del territorio. Il futuro è ora anche se sarà un futuro difficile, visto il momento storico che stiamo vivendo. Ci sarà un percorso lungo da affrontare ma sono sicuro che solo stando uniti, dando continuità al sindaco uscente e sostenendo il M5S, potremo vincere le sfide che ci attendono».

Infine, il Sen. Turco ha rivolto un pensiero ai lavoratori Ilva che oggi, giustamente, protestano perché vivono di precarietà e sussidi da oltre un decennio. (Comunicato stampa)