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Anche Davide Faraone (Iv) accusa Ranucci di minacce via whatsapp: “Ti scateno contro le telecamere”

Pubblicato il 10 Febbraio, 2022

Ancora una volta accuse per il conduttore di Report Sigfrido Ranucci. Dopo il caso deputato forzista Andrea Ruggieri, che ha reso noti dei messaggi, parlando di minacce (leggi qui), questa volta è il senatore Davide Faraone di Italia viva a muovere accuse contro Ranucci.

Le accuse al giornalista di Report

Faraone, ha infatti raccontato che la mattina del 25 novembre scorso ha ricevuto via Whatsapp da un numero sconosciuto l’accusa di avergli gettato fango addosso dopo la lettera anonima con le accuse di molestie che il renziano aveva depositato in commissione di vigilanza.

Ho dossier su di voi tutti” e, ancora, “vi scateno contro le mie telecamere”, sono questi i testi dei messaggi che Faraone racconta di aver ricevuto all’AdnKronos.

Secondo il racconto del deputato Ruggieri il giorno prima Ranucci avrebbe scritto dei messaggi e adesso emerge che “la mattina seguente – così spiega Faraone – il giornalista scrisse anche a lui”.

Falsi quei messaggi a Faraone

Non ho mai detto né scritto ‘ti scateno contro le telecamere‘. – Annuncia all’Adnkronos, replicando alle accuse, il giornalista di Reportè, quindi, risibile che l’onorevole Faraone si lamenti di messaggi privati mandati nel pieno, lo ammetto, del mio furore perché era stata lesa la mia dignità ed era stato provocato dolore inutile alla mia famiglia, ai miei cari e alla mia squadra di lavoro. Ed è di questo che io mi sono lamentato perché è tutto falso sia il dossier che il contenuto della lettera anonima”.

“Pronto ad andare davanti a un tribunale”

Ed ora dopo queste accuse: “io non mi sottraggo certo al chiarimento, – ha tuonato Ranucci se devo andare davanti a un tribunale per gli sms che sono stati diffusi da altri, io sono pronto. E chi vuole querelare – ribadisce il giornalista – deve querelare chi ha diffuso i messaggi, non certo il sottoscritto che li ha mandati a un solo individuo”.

“La legge è chiarissima su questo punto: – precisa il volto di Report – perché ci sia diffamazione devi parlare almeno davanti a due persone e, in questo caso, si va davanti a un giudice di pace. Attraverso la televisione, invece, diventa diffamazione aggravata a mezzo stampa, quindi, pagherà le conseguenze chi diffonde gli sms“.

E infine Ranucci annuncia: “la richiesta di risarcimento danni nei confronti di tutti coloro che hanno diffuso e diffonderanno informazioni lesive della mia immagine e della mia dignità, così come lesive della dignità dei miei cari, perché – rimbrotta il giornalista – tutto ha un limite”.

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