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Antonella Viola travolta da un terribile lutto: l’addio è straziante

Pubblicato il 10 Ottobre, 2023

Grave lutto per Antonella Viola, scienziata e immunologa tarantina che salì alle luci del ribalta durante il periodo del Covid e si attirò molte critiche per le parole rivolte contro i No Vax e contro chi non si era vaccinato.

La scienziata ha detto addio con un toccante messaggio sui social al padre Gerardo che si è spento all’età di 89 anni, al quale era legatissima. Nel suo lungo post la Viola ha ricordato che il padre le è sempre stata vicina, sia quando era una ragazzina sia quando è diventata una scienziata affermata.

L’immunologa, che oggi ricopre numerose cariche importanti, ha visto crescere la sua popolarità nel periodo del Covid quando è stata ospite di numerose trasmissioni tv.

Il lungo e accorato messaggio d’addio di Antonella Viola al padre: “Per me ci sei sempre stato”

Antonella Viola, che per un periodo ha vissuto sotto scorta per le minacce ricevute dai No Vax, ha voluto dedicare un lunghissimo post al padre ricordando tutti i sacrifici fatti da lui.

“Non avrei potuto avere un padre migliore” – così esordisce il post della dottoressa che poi continua: “Sin da quando ho memoria per me ci sei sempre stato, che si trattasse di andarmi a comprare di corsa un album da disegno per la scuola, un paio di collant per uscire con le amiche il sabato sera, di accompagnarmi alle feste e in seguito persino a Basilea (da Taranto!), quando il lavoro mi ha portato lì. Ci sei stato sempre anche quando ormai avevo costruito la mia famiglia, lasciando la tua città per seguirmi in giro per l’Italia e prenderti cura, insieme alla mamma, dei miei figli, permettendomi così di lavorare serenamente”.

L’immunologa ha poi sottolineato l’influenza che ha avuto il padre nel suo percorso professionale, ma anche per la passione che gli ha trasmesso per la scienza, la cultura e il cinema: “E’ a te che devo l’amore per la cultura, per la scienza e per l’arte. A te che mi hai cresciuta tra i libri, le enciclopedie, la musica e i film. I miei ricordi più remoti di te sono quelli delle mattine della domenica trascorse a ballare intorno al tavolo ascoltando e interpretando “Pierino e il lupo” o “La gazza ladra” oppure al cinema, ogni volta che c’era un film che ritenevi adatto a noi bambine.

L’amore per il Cinema, senz’altro la mia più grande passione, lo devo a te: tu mi parlavi della magia di quel mondo, mi mostravi piccoli e grandi capolavori, mi portavi persino con te ai cineforum dove io, bambina, non capivo tutto ma respiravo un’aria diversa da quella che c’era nelle riunioni festose e rumorose con i parenti, nei cortili dei giochi o persino nelle aule scolastiche”.

Il finale è davvero molto commovente e così la dottoressa ha salutato con grande commozione il padre per l’ultima volta: “Tu mi dicevi che sono nata mentre gli esseri umani conquistavano la Luna, che da neonata, tra le tue braccia, ho vissuto tutte le fasi di quell’incredibile impresa; e che quindi sarei senz’altro stata una donna di scienza. Sei stato un grande padre perché mi hai lasciata libera di essere qualunque cosa io volessi essere, ma hai reso fertile il terreno in cui crescevo, offrendomi arte, cultura e sogni. Ciao papà, mi mancherai moltissimo”.

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