Il nuovo progetto della Virtus Kleb Ragusa procede spedito ed arriva pertanto il tassello più importante: Antonio Bocchino sarà il conduttore del nuovo team per questa stagione di ritorno su palcoscenici importanti. La società iblea mette pertanto a segno un acquisto che vuole essere un duplice segnale di forza per il territorio.
Ci siamo e «siamo molto contenti – dice Sabrina Sabbatini – che Antonio Bocchino abbia accettato di far parte di questo progetto. Ci serviva un nome importante per rilanciare la pallacanestro maschile Iblea e Bocchino incarna pienamente i nostri valori e i nostri ideali.
Vogliamo affacciarci al prossimo campionato di serie B pronti e preparati consci di voler fare bene ed esprimere tutte le potenzialità. Avere una guida forte e di esperienza non può che dare solidità e concretezza ad un progetto fortemente voluto dalla gestione iblea con il pieno appoggio dei nuovi soci emiliani. Bocchino rappresenta per noi un punto di inizio solido e radicato e – conclude Sabbatini – sono certa che darà forma e sostanza ad una squadra che si contraddistinguerà per carattere e personalità nel prossimo campionato nazionale»
Nato a Benevento il 7 settembre 1964, aveva appena 21 anni quando inizia la carriera di allenatore proprio a Ragusa: assistente di Giovanni, detto Ninni, Gebbia in B2 a Ragusa, dove ottiene la Promozione alla Serie B di Eccellenza.
Nell’89 è capo allenatore a Battipaglia, poi lavora di nuovo come assistente di Giovanni Gebbia a Gorizia (90-92) e torna nella sua Benevento nel 1993. A Montegranaro è B2 da Capo Allenatore (93-95) dove ritornerà per raggiungere la promozione in Legadue dal 1998 al 2001. Nel frattempo, 1996-97, era nuovamente Assistente e Capo allenatore a Ragusa.
Dal 2001 si dedica alla creazione dei campioni per le Nazionali Giovanili ( under 16, under 18) e Nazionale A Femminile, con risultati molto convincenti. Dal 2017 è il Responsabile della Formazione degli Allenatori della Sicilia.
«Ringrazio la proprietà della Virtus Ragusa e il Kleb Basket Ferrara che hanno pensato a me per affidarmi questa panchina. Ritorno in un luogo a me molto caro dopo 23 anni e ho ritrovato la stessa passione e lo stesso entusiasmo di sempre.
Sono convinto che questo sia un progetto grande, ambizioso e virtuoso dove in primis i giovani locali possono avere la possibilità di dimostrare le loro capacità umane e tecniche in grado di poter competere a buoni livelli. In me c’è molta curiosità e molta voglia di mettermi subito a lavoro.
Cervello e cuore che sono i due aspetti che io ritengo essere davvero importanti per far sì che ci sia un viatico di alto livello qui a Ragusa. Sono certo che noi tutti insieme possiamo fare bene innanzitutto perché il gruppo di ragazzi che io conosco fanno della passione e della grinta le loro armi vincenti».
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