Da domani, 29 novembre, il Piemonte passerà da zona rossa a zona arancione per l’evidente calo dell’Rt registrato dopo il nuovo lockdown. Obiettivamente non cambia molto, non ci sarà bisogno di autocertificazione per circolare e ci saranno più negozi aperti, ma anche in arancione restano i divieti di uscire dalla regione e dal comune di residenza. “Un passo importante perché permetterà a molte nostre attività commerciali di riaprire già da questa domenica – ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio – ma che dobbiamo vivere con grande senso di responsabilità. Non possiamo sprecare questo grande sforzo, non possiamo permetterci di tornare indietro”. E in questo sforzo di mantenere i risultati ottenuti, il governatore ha preso la decisione di tenere chiuse le seconde e terze medie – che in zona arancione dovrebbero rimanere aperte – attirandosi non poche critiche. Ma gli epidemiologi della Regione hanno consigliato di tenere ancora a casa gli studenti delle seconde e terze medie. “Sarebbe una follia riaprire a pochi giorni dal Natale, oggi non ci sono le condizioni per andare a scuola in sicurezza”, ha tagliato corto Cirio che punta a riaprire le aule a tutti gli studenti dopo le festività natalizie. Intanto però continuano a piovere critiche su piazza Castello e sta avendo grande successo di sottoscrizioni la petizione lanciata sulla piattaforma web Change.org che chiede a Cirio di permettere il ritorno in classe agli studenti delle seconde e terze medie.
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