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Archie Battersbee

Archie, il suo cuore non batte più: “Un bambino così bello. Ha combattuto fino alla fine”

Pubblicato il 6 Agosto, 2022

“Un bambino così bello. Ha combattuto fino alla fine” .

Così Hollie Dance, la mamma del dodicenne Archie Battersbee.

Archie è deceduto poco più di due ore dopo l’interruzione della ventilazione artificiale.

Archie
Archie e la sua mamma

La donna si era anche rivolta all’Alta Corte, alla Corte d’appello, alla Corte suprema, alle Nazioni Unite e pure alla Corte Europea per i diritti dell’uomo, ma nonostante ciò non era riuscita a ottenere il prolungamento dell’assistenza e neppure, come ultimo tentativo, il trasferimento di Archie in un hospice per malati terminali.

Le tre sentenze, pronunciate dai giudici inglesi, hanno deciso che in base al miglior interesse del minore dovesse essere staccato il respiratore e anche le altre macchine che hanno tenuto in vita il paziente fino a oggi.

Il cuore di Archie ha quindi smesso di battere nella struttura ospedaliera, nella stessa in cui il papà e la mamma hanno detto di essere stati trattati “in modo disgustoso”. 

Il loro figlio era in coma irreversibile dallo scorso aprile, quando fu proprio la mamma a trovarlo privo di sensi nella sua cameretta.

Secondo la tesi, dato che aveva una corda legata al collo, poteva aver preso parte a un assurdo gioco sui social, una sfida sull’asfissia, una challenge estrema, finita in tragedia.

Nonostante l’arrivo tempestivo del personale medico, il ragazzino non aveva più ripreso conoscenza, neppure un lieve segno di miglioramento del suo quadro clinico, ed era quindi stato dichiarato ormai in coma irreversibile.

Per questo motivo, qualche settimana fa era stato deciso di staccare la spina che teneva in vita il 12enne.

Da quel momento i genitori di Archie avevano iniziato una battaglia contro il tempo e contro il parere dei medici. Battaglia che non sono però riusciti a vincere. L’intervento era stato fissato per martedì 2 agosto, ma era poi stato fatto slittare per aspettare la decisione della Corte di Strasburgo. Oggi il cuore del loro bambino si è fermato per sempre.

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