Pubblicato il 21 Settembre, 2022
Dopo quelli che si sono susseguiti negli ultimi mesi, un nuovo caso rischia di travolgere e minare la credibilità della Asl Lecce. Una denuncia grave arriva direttamente dal Segretario Generale provinciale della Federazione Cisal Sanità di Lecce, Giovanni D’Ambra. Secondo quest’ultimo, infatti, ai degenti degli ospedali della Asl Lecce mancherebbero addirittura le bottiglie di acqua, così come ai ricoverati verrebbe consigliato di portarsi da casa buona parte della propria terapia farmacologica. D’Ambra, per cercare di chiarire questa situazione poco edificante, ha così deciso di inviare un comunicato al Commissario Straordinario Asl Lecce, al Direttore Amministrativo ed al Direttore Sanitario della stessa Azienda Sanitaria Locale leccese. L’intento della sua lettera sarebbe quello di portare alla loro attenzione quello che, sempre secondo il segretario Cisal, sarebbe un radicato malcostume sanitario perpetrato ai danni dei pazienti fruitori del Servizio Sanitario Regionale e ricoverati negli Ospedali dell’Asl di Lecce.
Il comunicato di denuncia inviato alla Asl Lecce
Questo il contenuto del comunicato inviato da D’Ambra alla Asl Lecce: “Se tutto ciò fosse vero, c’è solo da vergognarsi poiché le indicazioni del nostro operato di Organizzazione Sindacale nell’Azienda Sanitaria vedono come unico fine il non ledere il diritto alla salute dei cittadini e la salvaguardia delle prerogative e del ruolo degli operatori, e che questi obiettivi siano in sintonia quelli dei vertici della Asl. Da qui l’invito con la massima sollecitudini a rimuovere da subito queste scandalose criticità. Sarà compito delle figure preposte indagare in ogni realtà ospedaliera e distrettuale, e darne conto alla Organizzazione Sindacale che ha sollevato la questione”.
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