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Assembramenti nei locali. A ballare senza mascherina e distanziamento, chiuse due discoteche nel Salento

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Continua l’assiduo lavoro delle forze dell’ordine salentine contro gli assembramenti nei locali notturni e della movida estiva salentina. Dopo le multe e le chiusure dei giorni scorsi, sono finite sotto la lente d’ingrandimento della Polizia due discoteche sullo Jonio, per esattezza si tratta delle rinomatissime “Riobo” e “Vega”. Nella nottata di ieri, infatti, gli Agenti in servizio presso il Commissariato di Polizia di Gallipoli, insieme ai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” di Lecce, nell’ambito del dispositivo di ordine e sicurezza pubblica voluto dal Questore Valentino nella città di Gallipoli, a seguito dei recenti episodi di disordine sociale e di assembramenti nei locali, hanno provveduto a sanzionare i titolari di due di questi, uno in agro di San Nicola ed uno in agro di Taviano, dopo aver riscontrato la presenza di un migliaio di giovani senza mascherine e senza il rispetto del distanziamento sociale. 

Assembramenti nei locali, ecco i provvedimenti presi

Durante l’attività di osservazione preventiva, effettuata presso una delle due discoteche, gli Agenti hanno anche notato un continuo andirivieni di navette che portavano sul posto numerosi giovani i quali scesi dai mezzi si mettevano in fila, senza mascherina, per entrare nel locale di intrattenimento. Una volta entrati all’interno dei locali, gli Agenti hanno verificato che i giovani presenti erano assembrati in gran parte in piedi e la musica veniva diffusa ad altissimo volume dal Dj ed era accompagnata da effetti luminosi, tipici dei locali da ballo. Da successivi accertamenti, si è inoltre riscontrato che il numero dei giovanissimi avventori era superiore rispetto alla capienza massima autorizzata ed in uno di questi fosse addirittura quasi il triplo. In ottemperanza alle attuali disposizioni normative relative al contrasto della diffusione della pandemia da Covid-19, pertanto, ai titolari dei due locali è stata contestata la relativa violazione con l’applicazione della sanzione amministrativa di 400 euro ciascuno, oltre all’applicazione della sanzione accessoria della chiusura immediata dell’attività per la durata di 5 giorni per assembramenti nei locali.

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Carmelo Dimitri

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