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Festa clandestina nella villa privata. In 100 a ballare senza mascherina, multato il proprietario

Pubblicato il 15 Luglio, 2021

Dopo l’episodio del party abusivo in riva al mare del 4 luglio scorso, ancora una festa clandestina scoperta dalle forze dell’ordine e che ha fatto finire nei guai gli organizzatori. Nella tarda serata del 12 luglio scorso, infatti, sono giunte numerose segnalazioni, presso la Sala Operativa della Questura di Lecce, per della musica ad alto volume che stava disturbando tutto il vicinato nei pressi di via Orvieto a Lecce. Gli operatori della Polizia del capoluogo salentino in turno di volante, quindi, si sono recati sul posto ed hanno notato la presenza di alcuni ragazzi all’entrata di una villa privata intenti a controllare una lista di nominativi, mentre dall’interno proveniva musica ad alto volume. Gli agenti entrati all’interno della villa hanno constatato che era in corso di svolgimento una festa abusiva a cui stavano partecipando un centinaio di ragazzi intenti a ballare, tutti privi di mascherina e senza rispettare le distanze di sicurezza previste anche all’aperto. Era presente, inoltre, anche un DJ munito dell’attrezzatura completa di console musicale ed impianto acustico.

Festa clandestina in una villa a Lecce, 400 euro di multa al proprietario

carabinieri

Tale festa clandestina non autorizzata, ma pubblicizzata sui social con il nome di “Summer Calls”, era stato annullata, ma l’abitazione era stata affittata dal proprietario per una festa di compleanno. Da un controllo a “campione” fatto dagli uomini della Volante i partecipanti corrispondevano ai nomitavi indicati sulla lista,  ma non si è riusciti ad accertare se fosse stato pagato un ticket di ingresso. Sono intervenuti sul posto, pertanto, gli uomini della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale Ufficio Attività di Controllo e al proprietario della location è stata contestata la violazione delle norme sul distanziamento previste dalla normativa sul contenimento del contagio da Covid19. Per lui è scattata anche una sanzione amministrativa di 400 euro, mentre sono in corso gli accertamenti per verificare il pagamento di eventuali diritti Siae per capire se si può contestare la violazione delle leggi sui diritti d’autore (SIAE). Nessuna delle parti in causa della festa clandestina, infatti, né il dj, né il festeggiato e tantomeno l’organizzatore della festa, hanno potuto dimostrarne il rispetto per l’evento in questione.

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